Challenger di Como. Un Arnaboldi avanti, l’altro fermo

Torneo Il passaggio del turno del canturino Federico Arnaboldi e l’eliminazione del cugino Andrea,

La gioventù ha il potere, si fermano i veterani azzurri. Sono queste, oltre al passaggio del turno del canturino Federico Arnaboldi e l’eliminazione del cugino Andrea, le notizie arrivate ieri dal primo turno del Challenger di Como. La linea verde del tennis italiano, capitanata da Matteo Arnaldi, Francesco Passaro, Giulio Zeppieri e, anche, da Federico Arnaboldi, esce fortificata da questa prima giornata del tabellone principale del “Città di Como”, mentre salutano Como la testa di serie numero 1 Marco Cecchinato e Alessandro Gianessi.

E oggi si torna subito in campo con i match degli ottavi dove si disputeranno, oltre al primo turno del torneo di doppio, quattro match di singolare in cui spicca la sfida tra il secondo favorito Zeppieri e lo slovacco Klein (seconda partita sul Centrale).

Era un primo turno ostico per Andrea Arnaboldi che se la vedeva con il qualificato rumeno, ex numero 57 delle classifiche Atp, Marius Copil. Il canturino, dopo una lunga battaglia, si è arreso solo al tie brek del terzo set, conquistandosi anche due palle break sul 5-5 nel decisivo parziale. Vince Copil per 7-6 4-6 6-7 che agli ottavi sarà contro De Schepper.

Un martedì mattina che è iniziato sotto i migliori auspici per la “delegazione” comasca con il canturino Federico Arnaboldi che, seguito a bordo campo dal tecnico Diego Nargiso, è volato agli ottavi grazie alla 7-6 1-6 6-3 al bulgaro Adrian Andreev. Arnaboldi che oggi se la vedrà con Bonadio sul Centrale dopo la sfida di Zeppieri.

Passano anche tutti gli altri membri della giovane Italia: Arnaldi vince in scioltezza (6-2 e ritiro) contro Sachko, bene anche Zeppieri (178 delle classifiche Atp) che doma in due set le velleità del rumeno qualificato Cretu. È servita una maratona, invece, a Passaro per avere la meglio dell’argentino De Alboran (7-6 4-6 6-3 il punteggio).

Più che una maratona, per Giovanni Oradini che, contro pronostico, in 3 ore e 15’ – record della giornata - ha sconfitto Juan Batista Torres.

Fatic più forte

Termina anzitempo l’avventura di Marco Cecchinato sulle rive del lago: l’azzurro, semifinalista al Roland Garros nel 2018, nonostante nel secondo set abbia avuto la possibilità di servire per il match è stato battuto per 6-7 7-6 6-1 dal bosniaco Nerman Fatic. Stessa sorte anche per il trentaduenne Alessandro Gianessi che sul punteggio di 1-1 si è ritirato contro il lucky loser Kenny De Schepper.

Oltre agli acuti di Klein contro Ferrari e del tedesco Gerch contro Milojevic; in serata è arrivata anche la prova di forza dell’ex numero 23 delle classifiche mondiali Damir Dzumur che ha avuto la meglio di Krutykh.

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