Ferrari, stella d’argento della Comense
«Questo podio è un punto di partenza»

Seconda ai Mondiali di fioretto a squadre: «Non vedo l’ora di riprovarci per l’oro»

È una stagione dove la Comense Scherma continua a riscrivere la sua storia. L’ultimo atto, in ordine di tempo, è la medaglia d’argento nel Mondiale Under 20 di fioretto a squadre con Carlotta Ferrari. “Totta” come viene amichevolmente chiamata l’atleta di Como (18 anni) ha centrato un importante obiettivo, nel suo cammino di crescita.

Dopo due anni di iridati annullati per la pandemia, finalmente è riuscita a partecipare, andando anche a medaglia con il secondo posto.

Un podio a squadre che non era scontato, anche perché l’Italia doveva partire dal fondo, dopo il ritiro nell’Europeo contro la Russia, per protestare contro l’invasione dell’Ucraina.

Voglia

«Dopo la rinuncia, avevamo tanta voglia di dimostrare il nostro vero valore -spiega Ferrari -. Inghilterra, Romania, Spagna e Ucraina, sono gli assalti dove ci siamo sempre imposte con decisione fino a conquistare la medaglia e la possibilità di disputare la finale mondiale».

Il sogno dell’oro però è stato spezzato dagli Stati Uniti. «Purtroppo le nostre avversarie statunitensi hanno avuto la meglio togliendoci il tetto del mondo - il rammarico della comasca che rivive le emozioni di una giornata molto intensa -. Piena di emozioni: ansia alla mattina per paura di sprecare le occasioni; tanta felicità e soddisfazione nell’arrivare passo dopo passo fino alla finale, e anche un po’ di amaro in bocca per essere arrivate vicino all’oro mondiale ma di non essere riuscita a conquistarlo». L’argento però non è che un punto di partenza, come conferma anche Ferrari: «Ha portato in me - dice - tanta voglia di tornare l’anno prossimo e impormi come singolo ma anche come squadra tra le migliori schermitrici».

La nerostellata è stata una delle trascinatrici della Nazionale italiana ed ha partecipato a tutti gli incontri, compreso i tre contro le ucraine.

Avrebbe voluto vendicare la sconfitta subita nell’individuale con Olga Sopit, ma il tecnico ucraino non l’ha fatta salire in pedana. «Non sono stata “bloccata” dall’affrontare le ragazze dell’Ucraina -precisa la comasca -.Credo sia giusto tenere lo sport fuori dalla politica. Nel momento in cui si scende in pedana siamo tutti uguali, indipendentemente da cosa succede a casa».

Allenamenti

A proposito di casa la stella della società del presidente Paolo Ferrante è già al lavoro nella palestra di via dei Partigiani, in vista dei prossimi impegni. «Il mio obiettivo -conclude – è poter lavorare in Comense assieme ai compagni e ai maestri, per raggiungere nuovi grandi traguardi, imminenti e futuri».
L. Spo. -G. Ans.

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