Grande scherma a Erba
Ma senza il pubblico

Sabato e domenica, con organizzazione a cura della Comense Scherma, al Lariofiere, la prima prova nazionale di spada, maschile e femminile

Ritorna la grande scherma anche se ancora senza il pubblico.

Sabato e domenica, con organizzazione a cura della Comense Scherma, ad Erba al Lariofiere, in via Resegone, va in pedana la prima prova nazionale di spada, maschile e femminile, della categoria Assoluti della zona Centro-nord.

Un evento dai grandi numeri (547 atleti complessivamente con 214 spadiste e 333 spadisti) ma anche dalla grande qualità visto che sono in palio punti fondamentali per la qualificazione ai Campionati Italiani di Courmayeur d’inizio giugno. In pedana alcune stelle delle nazionali: nel femminile (si parte alle ore 10 di domani) Roberta Martani, Federico Isola ed Alice Clerici; nel maschile (appello in pedana e inno di Mameli alle 9.30 di domenica) Marco Fichera ed Enrico Garozzo.

L’arma di casa della Comense è il fioretto (che sarà protagonista domenica 19 dicembre, sempre al Lariofiere, con la prima prova nazionale assoluta, maschile e femminile) e in gara ci sarà soltanto lo spagnolo Mateu Coll Gari.

Il fiorettista nerostellato che si cimenta con ottimi risultati anche nell’arma senza convenzione, si è qualificato all’appuntamento senza l’obbligo del passaggio dalla selezione regionale grazie ai risultati di rilievo conseguiti la scorsa stagione, quando fu secondo in regione, 5° ai Campionati Italiani Under 23 e 13° ai Campionati Italiani Assoluti.

Notevole lo sforzo organizzativo per la società del presidente Paolo Ferrante che, dopo lo stop per la pandemia, torna sul palcoscenico nazionale. Sono 21 le pedane allestite all’interno del complesso fieristico erbese, una trentina gli arbitri e circa 150 i volontari in campo (della società organizzatrice, personale di Lariofiere e della Federazione Italiana Scherma). Purtroppo allo spettacolo non potrà assistere il pubblico a causa dell’incrocio tra le normative federali e quelle dell’ente fieristico in periodo di pandemia.

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