Ruggeri, assaggio di azzurro
«Per me è una bella spinta»

Il giovane comasco è reduce dall’esperienza con la nazionale Emergenti

È l’anticamera della nazionale maggiore. Davide Ruggeri ha partecipato al primo raduno della nazionale Emergenti. Franco Smith, coach dell’Italia, ha ripristinato la selezione dopo tanti anni, per capire chi potrà far parte della Nazionale che verrà.

Il capo allenatore ha analizzato i migliori prospetti emersi negli ultimi mesi, tra i quali anche il comasco (21 anni) che la maglia della nazionale l’ha vestita nelle giovanili, partendo dall’Under 17 sino all’Under 20 (qui con 8 presenze nel Sei Nazioni e 9 caps nei Mondiali giovanili del 2018 e 2019, quest’ultimi con la fascia da capitano).

E adesso la prima maglia azzurra da “grande”, fondamentale per il futuro. «È molto importante per me - spiega il seconda linea cresciuto nelle giovanili del Rugby Como -. Una grande spinta che mi incoraggia a lavorare duro e a migliorare sempre di più».

I recuperi degli incontri del Sei Nazioni 2020, rinviati per la pandemia (si parte il 24 ottobre a Dublino e poi il 31 a Roma con l’Inghilterra, a porte chiuse) potrebbero essere l’occasione per il debutto “vero”.

Il seconda linea però non si “monta la testa” e pensa solo a lavorare. «Obiettivi non me ne fisso - dice -. Dopo il raduno con la Nazionale, ora mi sto impegnando a Treviso per riuscire a farmi notare e a migliorare».

Ruggeri, tesserato per il Rovigo, è un permit player (giocatore in prestito) con il club trevigiano che si sta preparando per la ripresa del Guinnes Pro 14, il campionato sovranazionale. «La preparazione è stata molto dura anche perché all’inizio c’era poco gioco per via delle misure di sicurezza - spiega -. Ora ci stiamo concentrando più sul rugby e questo mi esalta a lavorare».

Il 21 agosto ci sarà l’atteso derby con le Zebre Parma, primo atto dopo la lunga pausa del Pro 14. Il 30 il ritorno in casa dei ducali.

Due appuntamenti particolari per il comasco che con le Zebre ha debuttato nel Pro 14 nel novembre 2018.

Ora sarà sull’altra sponda. «Non so cosa succederà nelle due partite ma darò il massimo per essere pronto», spiega.

Poi ci sarà da onorare anche il campionato italiano con il Rovigo. «Abbiamo degli obiettivi ben chiari e ci stiamo preparando per fare un gran campionato -dice -. Resta solo da capire quando potremo iniziare».

«Dobbiamo essere positivi»

La pandemia ha sconvolto tutte le certezze e adesso anche la palla ovale è all’anno zero. «Il rugby in Italia sta passando un momento difficile e non ci sono chiare notizie sull’inizio del campionato - dice Ruggeri - . Ma dobbiamo essere positivi e rispettare le misure di distanziamento e sicurezza per aiutarci a ricominciare».

Ne ha fatta di strada Ruggeri dalla partenza nel minirugby al Belvedere a Como, sino ad “un passo” dallo storico debutto nella nazionale maggiore.n 

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