Spata, il collezionista di titoli italiani: sono 20

Il protagonista Ne mancava uno per fare cifra tonda, è arrivato e adesso i conti tornano: un palmares straordinario con 6 Mondiali e 6 Europei di vela

Ne mancava uno per fare cifra tonda, è arrivato e adesso i conti tornano. Con il titolo italiano Mini Altura 2022, salgono a 20 i tricolori di Roberto Spata, che sono da degno contorno di un palmares straordinario con 6 Mondiali e 6 Europei di vela.

Ma il bilancio della stagione del “tattico-ottimizzatore” comasco più gettonato del momento è davvero di grande spessore e preannuncia un 2023 ancor più sorprendente, sia sul piano agonistico personale, sia su quello della progettazione.

Proprio in questi giorni, infatti, Roberto Spata ha presentato a Genova il prototipo della Ecoracer 30 Od, la nuova classe velica di 9 metri, della quale è projet manager e che sarà presentata a giugno all’ultima tappa della Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio, che arriverà a Genova.

Ma facciamo un passo indietro per fare il punto con lui della stagione appena conclusa. «A inizio stagione con il Cookson 50 dell’armatore napoletano Riccardo Ciciriello – racconta - abbiamo vinto la Roma per Tutti di 600 miglia e sulla stessa distanza la Ran di Livorno, nell’ambito del Trofeo Accademia Navale e siamo finiti secondi nel circuito Offshore. Poi è arrivato il titolo italiano di Mini Altura a Gargnano, con la barca antesignana dell’Ecoracer 30 e da lì abbiamo avuto la prova di essere sulla strada giusta per lo sviluppo del progetto».

Com’è andata la Giraglia, la classica del Mediterraneo? «È stata un’avventura. Siamo arrivati primi di classe e decimi nella over all, sfiorando la vittoria assoluta. Dopo aver vinto la prima costiera, alla fine della seconda si è rotto lo strallo di prua, ma siamo riusciti a rimediare con uno di riserva. Nella seconda parte, la più lunga da St Tropez alla Giraglia eravamo in testa, ma un “buco” di vento ci ha bloccati per 6 ore».

La classica Viareggio – Bastia – Viareggio di motonautica da quest’anno è diventata di vela. «Era ferma da trent’anni, ma l’hanno rilanciata di vela ed è stata un successo - continua il comasco - . Abbiamo partecipato con il Momi 80, di cui ho seguito la costruzione e siamo arrivati secondi assoluti, battendo barche più a punto della nostra, che era solo alla seconda uscita. È stata una bellissima esperienza, che ripeteremo sicuramente l’anno prossimo».

Un felice ritorno anche all’Interlaghi? «Sono stato contento di avere partecipato e di avere vinto sia l’assoluta, sia la classe H22. È una bella regata, che possiamo considerare di casa e che mantiene sempre il suo fascino».

Stagione finita? «Non proprio. Sto facendo a Varazze il Campionato Invernale di Ponente con “Farfallina” una classe Corsa 915, dell’armatore Davide Noli. La prima parte è terminata e siamo in testa alla classifica, in attesa della ripartenza a gennaio. Mi serve questa partecipazione per l’ottimizzazione della barca in vista del campionato italiano 2023 della classe Orc».

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