Torneo di tennis di Como, +30% di presenze

L’evento Da questo punto di vista, questa è stata l’edizione del pieno rilancio dopo un 2021 ancora in parte condizionato dal Covid.

Primo tennista tedesco nell’albo d’oro del Challenger, Cedrik-Marcel Stebe è il trionfatore della sedicesima edizione del “Città di Como”. Per il vincitore, 80 punti Atp e un assegno da 6.190 euro. Allo sconfitto, l’umbro Francesco Passaro, 50 punti e 3.650 euro.

Ma più che il denaro, ai giocatori interessano i punti, da spendere in ottica Slam. Perché, con classifiche oltre i top 100, i giocatori di questa fascia necessitano di punti per farsi largo tra i mostri sacri e provare a giocarsi le qualificazioni agli Australian Open in programma a gennaio, o a qualche altro Atp precedente in giro per il mondo.

Qualunque fosse l’obiettivo dei due finalisti, di sicuro uno l’hanno raggiunto. Ossia riempire il piccolo circolo del Tennis Como in occasione della finalissima di domenica pomeriggio.

Le due tribune del centrale erano stipate, con 400 spettatori sugli spalti. Da questo punto di vista, questa è stata l’edizione del pieno rilancio dopo un 2021 ancora in parte condizionato dal Covid.

Ebbene, numeri alla mano, pandemia e timori sembrerebbero alle spalle. Il Challenger, nel corso della settimana, ha fatto registrare un +30% rispetto a un anno fa e un +17% rispetto all’ultima edizione precovid.

Altra fortuna – e che fortuna – è stato il meteo: la pioggia ha solo sfiorato il circolo di Villa Olmo. Le previsioni davano acqua da mercoledì: non si è vista e non si è perso un solo minuto per rinvii o spostamenti gare.

Come spesso accade, il tutto esaurito si è avuto solo domenica per l’ultimo atto del torneo, ma hanno fatto sorridere il tesoriere del Tennis Como anche la giornata di venerdì per i quarti di finale – e non è un caso, c’erano quattro italiani in campo -, così come quella di martedì, con la presenza che sempre incuriosisce dei due tennisti comaschi, i cugini Andrea e Federico Arnaboldi.

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