Campo Coni, baby a porte chiuse
Rabbia dei genitori fuori gioco

Como non riaprirà come invece hanno fatto parzialmente altri impianti lombardi. Riva: «Purtroppo le attuali disposizioni non consentono l’accesso di accompagnatori».

Anche il settore giovanile ricomincia l’attività a livello provinciale. Tre appuntamenti per i Cadetti a settembre, a partire da domenica 13 al campo Coni a Como, passando per mercoledì 16 alla sera, a Mariano, solo per i lanci e concludendo domenica 27 a Rovellasca.

Le gare, oltre agli atleti del comitato Como/Lecco sono aperte anche a quelli di Varese e Sondrio. Un “quasi” ritorno alla normalità, visto che, sicuramente per il meeting al campo Coni, sarà precluso ancora l’accesso ai genitori e agli accompagnatori. Un “a porte chiuse” che ha fatto storcere un po’ il naso ad alcuni dirigenti di società. «Non far entrare genitori o accompagnatori, di fatto farà si che non venga quasi nessuno a gareggiare». «Ma come fai a dire ad un genitore che porta il figlio a gareggiare: tu non entri e resti fuori ad aspettarlo. Io da genitore andrei da un’altra parte».

Sono solo alcuni dei commenti sui social. «A causa dell’emergenza -replica il presidente del comitato Giampaolo Riva -, fino a nuove normative governative e federali, le manifestazioni saranno a porte chiuse ed è necessario consegnare il modulo di autocertificazione da parte di giudici, tecnici, dirigenti e atleti per accedere agli impianti. Ogni atleta può partecipare ad una sola gara con l’obbligo di lasciare l’impianto al termine della stessa. Purtroppo le attuali disposizioni non consentono l’accesso anche a tutte le altre figure come accompagnatori e genitori». Il massimo dirigente dell’atletica di Como e Lecco, è consapevole del disagio che queste norme possono causare, soprattutto quando si tratta di atleti minorenni.

«Ma ci sono e dobbiamo adeguarci -aggiunge Riva -.Al campo Coni per avere l’accesso anche ai genitori, avremmo dovuto predisporre un protocollo molto complicato ed anche impegnativo. Stiamo vivendo un momento molto particolare e sarebbe giusto anche “godere” di quello che possiamo fare, in particolare per i nostri giovani. Capisco le esigenze dei genitori, ma adesso al primo posto c’è la salute degli atleti. E su quella non si può transigere». Se tutto filerà liscio, Riva ha in progetto di far tornare in pista anche gli atleti della categoria Ragazzi. «Come anticipato in una riunione con le società, se le disposizioni lo permetteranno, proporremo in ottobre delle gare per i Ragazzi -spiega il presidente -.Nel frattempo il comitato di Varese comunicherà le sedi e le gare delle manifestazioni che organizzerà sul suo territorio, aperte anche alle nostre province e dove sono previste prove per la categoria Ragazzi». Mercoledì riunione online con le società alle 20.45, su Zoom proprio sulla ripresa dell’attività nel rispetto delle norme di sicurezza, con riflessioni e proposte. Purtroppo le attuali disposizioni non consentono l’accesso anche a tutte le figure.

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