La storia di Sidoti
Dal calcio all’atletica

na carriera con quattro gare all’attivo nei 400 piani e il settimo posto nel Campionato italiano Allievi

Una carriera con quattro gare all’attivo nei 400 piani e il settimo posto nel Campionato italiano Allievi. Riccardo Sidoti (17 anni venerdì prossimo) è una delle sorprese più interessanti della kermesse tricolore e dell’atletica comasca. Portiere nell’Ardor Lazzate, si è avvicinato all’atletica lo scorso marzo e subito, alla prima uscita, ha intascato il minimo per gli Italiani. Un talento naturale?

«Ho voluto provare e devo dire che mi sta piacendo molto -spiega il portacolori del Gs Bernatese -. Con il campionato di calcio fermo per la pandemia ho deciso, anche per tenermi allenato, di correre. E non pensavo di trovarmi così bene». Ad allenarlo ci pensa Giuseppe Aiello, che è suo zio. «Ma non ha mai spinto per farmi passare all’atletica: ho deciso io - aggiunge il talentuoso comasco, che adesso dovrà decidere tra il campo verde e la pista -. Non sono ancora del tutto un ex calciatore anche se penso che dopo Rieti, mi dedicherò ancor di più ai 400 metri. Ringrazio il Lazzate che si è comportata benissimo e ha gestito la situazione in modo eccellente». Non era facile entrare tra gli 8 finalisti agli italiani, ma ci è riuscito nella specialità più difficile dell’atletica. «Sapevo che non sarebbe stata una passeggiata -conclude Sidoti -.Tra l’altro visto che passavano solo gli 8 migliori tempi, ho dovuto aspettare altre tre serie, prima di avere la sicurezza della finale. Poi alla fine ho gioito».

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