Banchini trova l’errore
«Dovevamo chiuderla»

«Rendiamoci conto che più passa il tempo, più molte squadre daranno l’anima contro il Como»

Il mea culpa è lungo e articolato. Non si cercano scuse, se non qualche appunto all’arbitro Scatena “reo” di aver lasciato la squadra in dieci dopo pochi minuti nella ripresa: «La nostra colpa è non aver provato a chiudere la partita». Esordisce così mister Marco Banchini, tecnico di un Como al primo pareggio alla quinta di campionato: «Sapevamo che, dopo quattro partite, qualcuno avrebbe cominciato a giocare in maniera un po’ diversa e che per noi sarebbe stato più difficile, anche alla luce dei problemi che avevamo legati a squalifiche e infortuni. Ma, chiaramente, avevamo la partita in pugno e perdere due punti così dà veramente fastidio».

All’allenatore del Villa d’Almè che “accusa” il Como di aver fatto ostruzionismo, Banchini replica che, semmai, è stato l’esatto contrario: «Avevo visto il Villa d’Almè, avevo apprezzato il loro modo di giocare con palle basse e manovre efficaci. Siamo arrivati noi e hanno cominciato a giocare con lanci lunghi. Rendiamoci conto che più passa il tempo, più molte squadre daranno l’anima contro il Como».

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