Brienza e la Champions
«Sarà un Tour de Force»

Giusto un anno fa, le affrontò con Capo d’Orlando partendo però dal terzo e ultimo turno. Insomma, affrontando solo l’ultima partita

Che ricordi. E soprattutto, che incroci. Per Nicola Brienza, Cantù in Europa è un piccolo tuffo nel passato. Perché per il neoassistente di Evgeny Pashutin, la Champions League di basket e le sue qualificazioni al girone sono un ricordo tutto sommato ancora fresco. Giusto un anno fa, le affrontò con Capo d’Orlando – assistente di Gennaro Di Carlo - partendo però dal terzo e ultimo turno. Insomma, affrontando solo l’ultima partita – andata e ritorno – prima della fase a gironi.

Con Cantù sarà più dura: se la Red October vorrà disputare la terza coppa europea dovrà affrontare (si parte il 20 settembre, ultimo turno il 2 ottobre) sei partite nel giro di 12-13 giorni. Un tour de force che però mette in palio la qualificazione alla ricca coppa organizzata dalla Fiba. «La formula è oggettivamente un po’ folle: si devono giocare sei partite nel giro di pochissimi giorni, quando la squadra non ha ancora trovato il giusto assetto tecnico e tattico. Intendiamoci, meglio esserci e farle queste qualificazioni, però sicuramente non saranno uno scoglio semplice. Mazzon mi raccontava che, arrivati dalla Russia a Capo d’Orlando dopo 23 ore di viaggio, ci capirono poco. E infatti vincemmo noi».

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