Caggio in Islanda
«Il ko dell’Italia? Ci sta»

«Qui in Islanda la pallacanestro è uno degli sport più seguiti insieme alla pallamano. Nel mio paese di 2000 abitanti, il club ha tantissimi bambini»

Chi l’avrebbe mai detto che l’Italia avrebbe perso contro l’Islanda ? Domani a Bologna gli azzurri dovranno prendersi la rivincita. Ma guai sottovalutare il basket islandese. Lo dice, proprio dagli spettacolari fiordi del nord, Allyson Caggio, ex giocatrice della Comense (vinse lo scudetto del 2002) e da qualche anno lontana dalla sua Capiago Intimiano e dall’Italia.

«Qui in Islanda la pallacanestro è uno degli sport più seguiti insieme alla pallamano - spiega infatti Caggio -. Nel mio paese di 2000 abitanti, il club ha tantissimi bambine e bambini che giocano a basket, dai più piccoli fino alla serie A2 femminile e A1 maschile. Ci sono tante giocatrici e giocatori promettenti. In inverno è molto difficile viaggiare, anche solo andare nel paese vicino è impossibile, quindi molti outdoors sports non sono praticabili e in tantissimi giocano a pallacanestro. E passano le ore in palestra. Mi ricordano tanto me da giovane quando giocavo con la storica Comense. L’ambiente della pallacanestro è molto bello - aggiunge -, è vivo, in crescita e anche molto ambizioso. Non hanno paura di niente e di nessuno, come abbiamo potuto ben notare contro l’Italia... Ho visto la partita al pub ed ero l’unica a sostenere l’Italbasket: alla bomba di Tonut, io esultante e gli altri che mi guardavano un po’ male».

La vita in mezzo ai ghiacci però non dev’essere semplice. «Vivo in una regione molto isolata e a quasi cinque ore di macchina da Reykjavik, quando le strade sono aperte e non siamo bloccati nei fiordi causa neve come adesso. Da metà novembre a fine gennaio non arriva mai il sole».

Come mai questo cambio di vita ? «Dopo aver giocato per dieci anni nella Comense, dalle giovanili fino alla serie A, ho lasciato l’Italia nel 2008 per l’Irlanda. Volevo fare una nuova esperienza e la mia migliore amica viveva già lì, quindi ho riempito il borsone della Comense e sono partita alla volta di Killarney. Dopo qualche anno ho ripreso a giocare e sono stata per tre stagioni nella serie A irlandese con Waterford Wildcats. Poi lo scorso settembre tramite l’allenatore ho avuto un contratto per giocare in Islanda nella loro serie A2 con il club Vestri: così mi sono trasferita qui ad Ísafjörður, nel mezzo dei fiordi occidentali, per una nuova stagione».

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