Cantù dalla trincea va all’assalto di Trieste

Alle 20 a Desio la San Bernardo recupera l’ennesima partita rinviata: quarta gara in undici giorni. Pur se ancora privi di Smith e senza poter schierare l’ultimo acquisto, i brianzoli devono vincere a tutti i costi.

Cantù-Trieste, un mese e mezzo dopo. Acqua S.Bernardo-Allianz (match della sesta giornata d’andata), in effetti, si sarebbe dovuta giocare lo scorso 1 novembre. Ma quella domenica non se ne fece nulla, perché la squadra di casa, dopo aver saltato la partita precedente con Treviso a causa dei primi campanelli d’allarme legati ai contagi, si era appunto scoperta in quei giorni infarcita di giocatori alle prese purtroppo con il Covid.

Il team brianzolo aveva intanto intrapreso un percorso di stop agli allenamenti e di rinvio di gare che si sarebbe protratto sino a metà novembre, mentre nessuno poteva prevedere che quella - tra le due - a restar ferma più a lungo sarebbe stata la squadra giuliana.

Quest’ultima, il campo l’ha rivisto soltanto domenica scorsa contro la Virtus Bologna a 49 giorni da quel 25 ottobre che l’aveva immortalata sul parquet contro Brindisi. Una vita fa (per dire, era ancora possibile ospitare una macchia di pubblico sugli spalti...). Ciò è dovuto al fatto che dapprima l’Allianz era stata costretta allo stop poiché avrebbe dovuto affrontare rivali “ferme per Covid” (Reggio Emilia e Venezia), dopodiché è divenuta a sua volta preda del contagio essendo così costretta a mandare a monte gli incontri con Treviso e Roma. Il prodotto di tutto ciò è che quella di coach Eugenio Dalmasson è la squadra che in serie A ha sin qui giocato meno gare (6) di tutti. E se la S.Bernardo con oggi chiude il ciclo delle partite inizialmente rinviate e ora recuperate, l’Allianz quel ciclo lo apre formalmente proprio oggi a Desio, in attesa di mettersi in pari con altre tre gare (quella con Roma, ovviamente, non fa più parte del programma).

Al PalaBancoDesio l’appuntamento odierno è alle 20, con i biancoblù di casa sempre privi dell’infortunato Smith e che non potranno ancora schierare quel Kavell Bigby-Williams portato in dote dal mercato nelle ultime ore.

Il centrone britannico, infatti, pur allenandosi già da lunedì con la sua nuova squadra avrebbe dovuto essere tesserato entro le 11 di ieri per andare questa sera a referto, ma la corsa contro il tempo da parte del club brianzolo non è andata a buon fine. L’ultimo arrivato potrà così esordire domenica nel successivo confronto interno con Brescia. Dando man forte a una squadra che giocherà oggi la quarta partita negli ultimi undici giorni e che - alla luce del ritiro dal campionato di Roma contro cui Cantù aveva vinto - conosce sconfitte da ben sei turni consecutivi (l’ultimo successo è datato 11 ottobre e venne colto nel derby a Varese).

Al momento la fotografia della classifica coglie Cantù e Trieste - unitamente alla Fortitudo Bologna - l’una accanto all’altra sul fondo, ma lo “scatto” necessiterà di un successivo aggiornamento perché l’Allianz può disporre di un corposo pacchetto di partite di recupero dalle quali poter trarre giovamento per risalire in graduatoria, guadagnando magari anche diverse posizioni.

Così, quella che oggi appare decisamente di più con le spalle al muro è la S.Bernardo che deve assolutamente riprendere confidenza con la vittoria. Questa sera il tipo di prestazione prodotta potrà anche essere derubricata ad aspetto secondario proprio perché la priorità è rappresentata dal cogliere i due punti in palio.

Dalmasson ha a disposizione sei stranieri (gli Usa Upson, Udanoh, Henry e Doyle, l’argentino Delia e il lettone Grazulis), ma avendo il club optato per la formula del “5+5”, dovrà lasciarne fuori uno (probabilmente Upson, ma non è da escludere l’ex capitano canturino Udanoh), mentre gli italiani rispondono al nome in particolare di Alviti, Fernandez, Laquintana, Mussini oltre di quel Cavaliero che dopo nove mesi di stop causa infortunio ha riassaporato il campo domenica contro la Virtus Bologna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA