Cantù, interim Frates
Poi Conti o Santoro

Un discorso toccante ed emozionante alla squadra di Della Fiori prima dell’addio al ruolo attuale. Con un velo di commozione

Chi c’era, parla di un discorso toccante ed emozionante. Con quel velo di commozione che ha dato alle parole di Daniele Della Fiori ancora più sacralità.Il general manager della Pallacanestro Cantù ha voluto radunare squadra e staff (tecnico e medico) per dare di persona la notizia del suo trasloco.

Passa, come già anticipato, dalla scrivania tecnica a quella ancora più operativa del progetto palasport. È infatti lui l’uomo scelto dalla società per lavorare 100% su quella che sarà la nuova Arena di corso Europa. Una nuova sfida, che stimola non poco il manager canturino.

E sui volti dei giocatori si leggeva l’incredulità, addirittura su quelli dei giovani - meno abituati - lo smarrimento. «Ma Cantù - e a dirlo è stato lo stesso Della Fiori - non resterà scoperta. Tutto quanto facevo io, ora passa a Fabrizio Frates, che gode della fiducia illimitata di ognuno di noi».

L’interim ora è dunque all’attuale direttore tecnico. Che resta uno dei nomi dei papabili per la sostituzione. Scelta transitoria o definitiva, lo dirà il tempo. Di certo Frates non ha bisogno di qualche lezione per calarsi nella parte, visti i grandissimi general manager con i quali ha lavorato in carriera e che di certo gli hanno lasciato qualcosa.

Ma la società si sta lo stesso guardando in giro. Può darsi che cerchi un nuovo profilo che venga da fuori per l’immediato o che scelga di aspettare, trovando una soluzione poi per fine stagione. Di sicuro, nelle ultime ore sta prendendo sempre più corpo l’idea del “tutto e subito”, filosofia che ha contraddistinto il lavoro della nuova proprietà negli ultimi tre anni.

Soluzioni ce ne sono, profili di livello anche. L’idea, nemmeno troppo nascosta, sarebbe quella di promuovere Fabrizio Frates al ruolo di direttore sportivo e trovare un manager portato anche alla parte amministrativo oltre campo, visto anche l’annunciato parziale disimpegno del consigliere delegato Andrea Mauri, sempre più amministratore delegato di Cantù Next. E riproponendo quindi, in salsa 2022 e successivi, quel che c’era ai tempi dell’accoppiata Bruno Arrigoni-Luca Orthmann.

Il nome forte, in questo momento, è quello di Alessandro Santoro, momentaneamente tornato nella “sua” (cestisticamente parlando) Reggio Calabria, dopo i sei anni a Brescia, ma libero da subito. E, visti i trascorsi, non è escluso che una buona parola per lui l’abbia spesa pure Carlo Recalcati, suo coach negli anni d’oro.

L’alternativa più seria - dopo i primi sondaggi - è Andrea Conti, dimessosi a novembre da Varese. Anche lui pare molto adatto al ruolo e risponde al profilo cercato da Cantù: la piazza lo stuzzica (a chi no, del resto?) ed è un’opzione che sta in piedi.

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