Della Fiori: «Lavoriamo sodo
senza guardare i risultati degli altri»

Il gm di Cantù approfitta della pausa per fare il punto della situazione

La pausa di campionato in serie A non consente di star tranquilli, né tantomeno rilassati. Da una parte, l’Acqua S.Bernardo Cantù deve lavorare per assimilare al meglio concetti, volontà e schemi del tecnico Bucchi, dall’altra si guarda – magari più i tifosi che non squadra, staff e dirigenza – ai risultati della diretta concorrente Openjobmetis Varese. Che, dopo il ko nel derby contro Cantù – risultato fondamentale per i brianzoli nella lotta salvezza, avanti 2-0 negli scontri diretti -, ha infilato due vittorie consecutive contro Brindisi e Cremona, raggiungendo Cantù a quota 10. Mercoledì sera, contro Brescia, Varese è invece tornata a perdere.

Nessuno lo dice apertamente, ma è chiaro che Cantù abbia tirato un sospiro di sollievo. Ma tira dritto, facendo leva solo sulle proprie armi: «Pensiamo a noi stessi, non alle sfighe degli altri», ha detto pochi giorni fa coach Bucchi. Manifesto più che chiaro sull’atteggiamento mentale che dovrà tenere Cantù da qui a fine campionato.

Concetto ribadito ieri anche dal gm Daniele Della Fiori: «L’unico modo che conosciamo per poter fare bene e cercare di uscire da questa situazione è il lavoro. Dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi, senza pensare ossessivamente ai risultati delle dirette concorrenti. Il campionato è ancora lunghissimo, ci possono essere risultati a sorpresa e la classifica può ancora cambiare spesso, prestandosi a ribaltoni».

Quindi, la ricetta del dirigente canturino: «Pensiamo a noi e a proporre prestazioni convincenti: la strada intrapresa a Venezia è quella giusta ma dobbiamo essere più continui a livello di intensità e cattiveria per ottenere un epilogo differente delle partite».

Ora non resta che attendere l’ultimo recupero di Varese, domenica alle 16, contro la Fortitudo Bologna. Una partita che – un po’ a sorpresa considerato il valore dei bolognesi – è diventato uno scontro diretto: con una sconfitta della Fortitudo, la lotta salvezza comincerebbe ad assumere i contorni della grande ammucchiata, con almeno cinque-sei squarde squadre coinvolte: Varese, Cantù, Fortitudo, Cremona e Trento, con Reggio Emilia a 14 punti per nulla fuori dai giochi. In A2 ci andrà solo una, ma probabilmente è riduttivo pensare che sia tutta una questione tra Cantù e Varese.

Però l’impressione, nella sconfitta di mercoledì a Brescia, è che Varese sia un po’ a corto di benzina. Ha ritrovato tutti i giocatori, dopo la lunga parentesi legata al Covid, ma dopo le due vittorie consecutive la squadra un po’ ha mollato, probabilmente con la testa già a domenica. Non ha convinto in pieno il nuovo americano Egbunu, apparso più che altro spaesato e fuori dai giochi, ma certamente dotato di un’impressionante taglia fisica e di un atletismo fuori dal comune.

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