Attenti ai quei quattro made in Cantù

Basket A2 Chi sono o giovanissimi del Pgc aggregati alla prima squadra: «Devono rimanere pronti», dice Borghi. «Moscatelli un play moderno, Elli ha un’enorme potenza fisica, Brembilla è versatile e Borsani cuore di capitano»

Giocare in serie A2 “sarà per loro una cosa complessa” fa presente Sergio Borghi. Ma dovranno «rimanere sempre pronti perché, se ci saranno delle occasioni, non bisognerà farle passare». In sostanza «devono mettersi a disposizione della squadra e dello staff con sacrificio e applicazione: ma ne sono ben consci».

Con queste premesse Sergio Borghi, il responsabile tecnico del Progetto Giovani Cantù, prende per mano i quattro gioielli del vivaio canturino e li accompagna al Toto Caimi dove si allena la serie A2: Tommaso Moscatelli, Stefano Elli, Davide Brembilla e Guglielmo Borsani sono infatti i quattro under, tutti del 2004, aggregati all’Acqua S.Bernardo Cantù per questa stagione.

Sono tra i talenti di punta del settore giovanile biancoblù e con la prima squadra avranno l’occasione di farsi le ossa e, perché no, magari di mettersi in luce.

«Cresciuti fin dal minibasket»

«Tre sono cresciuti nel nostro club fin dal minibasket - fa presente Borghi - mentre Brembilla è arrivato qui da Alghero che aveva 15 anni e ormai è un canturino acquisito. Tutti e quattro si sono distinti per la grande capacità di applicazione e per il senso di appartenenza alla società».

E sono in rampa di lancio. «Abbiamo deciso di tenerli a Cantù perché devono innanzitutto completare il percorso giovanile. E poi hanno l’enorme possibilità di lavorare con la serie A e di affrontare l’Under 19 in maniera determinata».

Iniziamo la panoramica da Moscatelli. «È un playmaker di assoluto talento, con visione di gioco e la capacità di finalizzare sia in 1 contro 1 che nel tiro da fuori. Direi un play moderno, molto dinamico. Si sta applicando per migliorare l’aspetto difensivo e ha lavorato molto anche come potenziamento fisico. Ha avuto qualche problema fisico che ha frenato l’ultima stagione, ma ha grandi potenzialità».

Elli invece che tipo di giocatore è? «Una guardia ala di enorme potenza fisica e capacità atletica. Sta lavorando per migliorare anche il tiro da fuori e le soluzioni offensive. Ma ha una forza fisica che nel suo ruolo può essere devastante anche nei campionati senior. Anche lui l’anno scorso ha patito qualche problema fisico che l’ha limitato, e a maggior ragione questa deve essere la stagione per ritrovare ritmo».

Il figlio d’arte

E veniamo al figlio d’arte Brembilla (il padre Alberto ha giocato, tra le altre squadre, a Casrerta e Sassari). «Lui ha una solidità fisica e mentale importante. Sta completando il percorso di crescita, arrivando a definire il suo ruolo: riesce a coprire la posizione di 3 e di 4 perché ha migliorato la qualità come esterno, ma ha anche la solidità del gioco interno. Questa sua complessità di ala forte può renderlo pericoloso e versatile, e può diventare un giocatore immarcabile».

Infine il capitano dell’Under 19, Borsani. «È il capitano, ha il cuore da capitano, ed è il cuore della squadra. Oltre ad essere un ragazzo d’oro, ha versatilità nei ruoli piccoli e all’occorrenza può anche portare palla. Difensivamente mette il cuore davanti a tutto: è un trascinatore. E poi, non ultimo, sa adattarsi subito alle necessità, capendole in tempo immediato».

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