La Cantù che vince è in curva. Ma che rivalità con Cento

I tifosi emiliani amici della Fortitudo. rivale di Cantù. Cori e sfottò

E meno male che non si erano mai incontrate prima. La rivalità tra le tifoserie di Cantù e Cento covava sotto la cenere da anni e in nessuna occasione si era potuta manifestare sotto forma di sfottò e insulti in un palazzetto.

Il motivo dell’astio reciproco è presto detto: la tifoseria di Cento è gemellata con la Fossa dei Leoni della Fortitudo Bologna, nemica giurata di Cantù. Più chiaro ora il motivo dello spostamento in avanti dell’orario di inizio della partita di Cantù e l’anticipo di quella di Cremona: è stato studiato un arrivo separato a Busto Arsizio per le due tifoserie.

E la partita di Cantù è stata ovviamente il clou della giornata alla E-Work Arena: 3.160 gli spettatori dichiarati. La curva più capiente riservata a Cantù, pieno lo spicchio centrale della gradinata laterale dei circa 150 centesi saliti in Lombardia. Tutte le otto squadre – va detto – hanno portato tifosi nell’impianto bustocco. Compresa la Real Sebastiani Rieti, del gruppo la più penalizzata dalla distanza.

L’evento, insomma, è piaciuto, con tante presenze anche per le sfide di B. E oggi c’è il test definitivo con le due finalissime: alle 16 quella di serie B, alle 19 quella di serie A2. A proposito dell’impianto, promossa la E-Work Arena, palazzetto colorato, moderno – non perfetto, rivedibili alcune situazioni ma non si può avere tutto – che si è dimostrato tutto sommato comodo per i tifosi di Cantù, con spazi ampi e all’altezza della situazione, essendo comunque già abituato ad ospitare eventi anche di livello internazionale.

Per questa semifinale di Coppa Italia di Cantù sono accorsi in tanti. C’era tutta la dirigenza canturina, il vicesindaco di Giuseppe Molteni, vecchi amici come Alessandro Palermo – ex addetto stampa di Cantù, ora in Lega Basket A - ma ovviamente anche tanti rappresentanti del mondo della pallacanestro italiana, a partire dall’ex presidente federale Fausto Maifredi, Pierluigi Marzorati, l’ex bomber Mario Boni e i tecnici Attilia Cajia e Matteo Boniciolli e molti altri.

E la semifinale tra Cantù e Cento è stata anche una sfida di marketing e look sportivo. Entrambe hanno infatti presentato una maglia speciale per l’evento. Quella di Cantù è un chiaro omaggio al tricolore della bandiera, con le bande laterali sulla canotta e sul pantaloncino, con la trama a goccia, simbolo dello sponsor S.Bernardo. Quella di Cento un tripudio di colori, coriandoli e stelle filanti: un chiarissimo richiamo al famoso Carnevale della cittadina ferrarese.

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