La festa a Sant’Abbondio. Con Cerri e Suwarso

Celebrazioni Due regali ai tifosi presenti a centinaia, tra cori e bandieroni. Bella partenza, davvero. Con il neosindaco Rapinese sul palco

Era segnata in rosso come il clou della festa per i 115 anni del Como: la presentazione della squadra nell’area di Sant’Abbondio gremita di tifosi. E così è stato, in un clima di entusiasmo e amore degli appassionati arrivati al primo dei tre giorni di celebrazioni. Con due grandi sorprese, messe a punto dai registi della società: la presenza del neo confermato Alberto Cerri e quella del gran capo indonesiano Mirwan Suwarso. Due regali ai tifosi presenti a centinaia, tra cori e bandieroni. Bella partenza, davvero. Con l’antipasto: il neosindaco Rapinese che dal palco ha suggerito di avere fiducia sullo stadio, e poi ha lanciato un «Chi non salta un varesotto». Apriti cielo. Intermezzo: Rapinese ha parlato brevemente di persona con Charlie Ludi giovedì sera, e ha detto al dg che adesso è il Comune che aspetta il Como sul progetto. Porte apertissime. E Ludi ha risposto che avvierà la fase operativa sul progetto. La presenza di Suwarso, ovviamente, potrebbe accelerare in questi giorni la pratica, che comunque andrà a dopo le feste.

Era tempo che la squadra non aveva, complice il Covid, un momento pubblico e celebrativo al momento di partire per il ritiro. Ma del resto le ambizioni e il ponte in costruzione verso il futuro non potevano più reggere il basso profilo. Complici dell’idea, gli organizzatori della festa. E allora eccoli qui. Non tutti. La squadra non è ancora al completo. Ma quelli appartenenti alla rosa, sì: arrivati in pullman, scortati da dirigenti e staff. Dopo un preambolo dei conduttori sul palco con memorabilia legate alla storia della società, il pullman, accolto da una torciata, si è fermato davanti al cancello alle 21.20. Il gruppo, con Suwarso in testa, è sceso e si è diretto verso il palco. Non il manager indonesiano, che si è fermato in disparte (è salito per ultimo sul palco ringraziando tutti). Sbandierata e osanna. Ha parlato Gattuso («Grazie per l’affetto»), ha parlato Bellemo («Bello essere ancora qui, ripagheremo per questi cori con massimo impegno»), ha parlato Gabrielloni. Il tutto senza Cerri, perché Albertone è arrivato, un po’ per regìa scenografica, un per motivi reali (le ultime fasi della trattativa con il Cagliari, non facili sino all’ultima ora), un quarto d’ora dopo. Ed è stato introdotto come la star, da un video: «Grazie di tutto, bello essere ancora qui. Ora sotto, perché sarà un campionato difficile». Infine il collegamento telefonico con Dennis Wise che ha salutato tutti e ha ribadito che il progetto finale del percorso sarà cercare di andare in A. Boato.

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Dal tardo pomeriggio l’area di Sant’Abbondio è stata aperta al pubblico. Non prima dell’ultima ispezione in mattinata di Questore,Prefetto, Vigili del Fuoco, Commissione di Vigilanza, guidati nella visita dal sindaco Alessandro Rapinese. Tutto ok, la festa ha potuto avere inizio. Prima del clou di ieri sera, gli appassionati hanno cominciato a fare capolino all’ora dell’aperitivo, sotto gli occhi dello staff in maglia di riconscimento granata e una grafica accattivante.

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