Sacchetti si tiene stretta Cantù: «Non chiedo nulla alla società»

Basket A2La capolista vola e il coach, pur senza Pini, ha deciso di andare avanti con chi c’è: «Non vado a toccare qualcosa che funziona. E questo gruppo ha ancora margini di crescita»

La squadra, per ora, non si cambia. O meglio, squadra che vince non si cambia. Forte di dieci vittorie consecutive e di un girone di ritorno iniziato con un successo e un allungo in classifica, coach Meo Sacchetti non intende andare a toccare un ingranaggio che funziona. Nemmeno con un’aggiunta.

Il tecnico della S.Bernardo Cantù sembra fidarsi della squadra che ha. E anche senza Pini – sospeso a tempo indeterminato dal club – non si andrà per ora a modificare il roster. Non è questa la priorità, come ha detto dopo la terza vittoria stagionale contro l’Urania Milano: «Per adesso non ho intenzione di chiedere niente alla società. Abbiamo appena cominciato il girone di ritorno. Vediamo come va, vediamo le cosisfae come vanno con questo gruppo e solo in un secondo momento faremo delle valutazioni. Ora non c’è questa necessità».

«Eventualmente parlerò con il club»

Avanti così, quindi, senza ansie ma con tutte le certezze del caso consolidate dai risultati positivi. Anzi, con la prospettiva e l’auspicio (certezza?) che le cose possano migliorare ancora: «Credo che questo gruppo abbia ancora margini di crescita. Se poi ci accorgiamo che subiamo, o che ci saranno delle difficoltà, allora parlerò con il club e vedremo cosa fare. Ma ora non vado a toccare qualcosa che funziona».

Convinzioni che si sono cementate ulteriormente dopo i primi due punti conquistati nel girone di ritorno nel “derbino” contro l’Urania. Una partita che ha lasciato Sacchetti soddisfatto: «I primi 15 minuti sono stati molto belli e intensi, sia in difesa e sia in attacco. Poi abbiamo giochicchiato, ma devo dire che aver concesso loro solo 11 punti nel primo quarto sia stato decisivo per costruire un margine che ha indirizzato a nostro favore la partita».

«Pensiamo a noi stessi»

Dieci vittorie consecutive sono una striscia importante e, dopo mercoledì sera, il vantaggio su Cremona è salito a 4 punti. Son soddisfazioni, viene da dire, ma è ancora troppo presto per Sacchetti saltare alle conclusioni: «Ora conta vincere, onestamente la classifica è importante, ma non è basilare. Logicamente se si vince è sempre meglio. Non guardo in casa d’altri, preferisco pensare a noi stessi e alla nostra buona partita. Ora ci concentriamo sul quarto di finale di Coppa Italia contro Udine poi inizieremo il nuovo anno».

Sacchetti individua poi due o tre cose su cui lavorare: «C’è da essere soddisfatti pensando al nostro percorso, ma sono convinto che si possano limare alcune imperfezioni».

Per esempio? «Non siamo al 100%, dobbiamo recuperare qualcosa e sistemare alcune affinità. Vorrei anche che la squadra perdesse meno palloni banali: quando arriveranno le partite decisive, certi regali non si potranno fare. Il concetto è che devono essere bravi gli avversari a conquistare il pallone, non noi a regalarglielo… Insomma, qualcosa di importante da fare c’è ancora. La striscia di vittorie? Aiuta ma non abbiamo ancora la pancia piena», ha chiosato il tecnico.

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