Braglia e le papere in porta
«Brutto, capitò anche a me»

«Un tiro di Fonseca che rimbalzò male mi fregò. Sempre dura reagire, ma Frattini era stato bravo»

Prodezze e parere. Tutti i portieri ne hanno compiute nella loro carriera. Certo è che, in una partita positiva, l’errore macchia tutto quello che di buono può aver combinato nei minuti precedenti. Un po’ quello che è successo al portiere dell’Inveruno, Stefano Frattini, vent’anni da compiere a fine aprile. Abbiamo chiesto a Simone Braglia – anche nel suo passato glorioso c’è una “papera” clamorosa” -, ex portiere del Como, una valutazione sul gol di Gabrielloni, in cui è pesantissima la responsabilità di Frattini.

Dopo aver visto il gol del Como di ieri, che idea ti sei fatto?

«Senza dubbio, è un errore di presunzione del portiere. Guardate che capita nella carriera di tutti una situazione così».

Nessuno scandalo, quindi?

«Lo escludo. Perché parliamo di un ragazzo che, non va dimenticato, prima di subire quel gol ha compiuto almeno due parate decisive e difficili».

Cos’ha sbagliato Frattini?

«Sin lì aveva giocato bene. Ha avuto un eccesso di sicurezza: come dimostrano le immagini, ha tirato il pallone sulla testa dell’attaccante del Como, che peraltro stava rientrando verso la propria metà campo. Una leggerezza dettata dall’inesperienza.

Io sono sicuramente ricordato per la grande partita contro il Liverpool in Coppa Uefa con il Genoa, ma anche per la “papera” di Cagliari…

Come andò in quell’occasione?

«Tiro di Fonseca, la palla rimbalza male e mi sfugge dalle braccia. In pratica l’ho spinta in rete. Ricordo ancora l’espressione stranita di Eranio… Il campo del Sant’Elia non era il massimo».

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