Cairoli a scuola da Webber

Dopo il doppio podio di Monza, il comasco racconta l’esperienza al fianco dell’australiano al Nurburgring

I suoi due primi podi, (secondo e secondo) sono arrivati nel weekend più atteso. Monza, a due passi da casa. Matteo Cairoli, 19 anni di Como, per la prima volta si è affacciato a tiro di vittoria, nell’anno del debutto nella Porsche SuperCup, massima espressione del monomarca di Stoccarda, che si disputa nei weekend della Formula 1. «Sì, è stato molto bello. In realtà non sono mai stato così vicino alla vittoria, e potrei essere rammaricato per l’occasione persa. In realtà sono felice, è stato bello vedere tanta gente che è venuta a complimentarsi, avere la mia famiglia e gli amici al box. Davvero un bel weekend».La domenica prima la Porsche lo aveva mandato alla gara Wec del Nurburgring (il campionato della 24 Ore di Le Mans per intenderci, dove tra gli altri per il marchio tedesco corrono tra gli altri Webber e Hulkenberg) per vivere un weekend ai box da pilota ufficiale con il compito di registrare e memorizzare tutto quello che vedeva. «È stata una bella sorpresa. Vedere quel mondo da vicino, confrontandomi con i piloti titolari, è stato molto interessante. Parlare con Mark (Webber, ex pilota di F.1, ndr) è stato bello e divertente».

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