Allenamenti Como, stadio aperto
Ma qui sono rimasti in pochi

Il nuovo decreto permette gli allenamenti individuali anche in strutture della società

Il prato dello stadio Sinigaglia riapre per i giocatori del Como. Il cambiamento delle ultime ore, che consente da ieri l’allenamento individuale all’interno delle proprie strutture anche per gli atleti di sport di squadra, non riguarderà però molti giocatori: perchè in tanti hanno deciso, con il permesso ovviamente della società, di tornare a casa dalle proprie famiglie.

Decisione consentita per legge, che il Como ha avallato. Qualcuno però, a parte ovviamente chi già abita da queste parti come Iovine e Cicconi, ha scelto di restare: e lunedì mattina allo stadio per il lavoro aerobico si sono già presentati in due, Raggio Garibaldi e Marano. Naturalmente hanno corso distanziati, e non hanno potuto usufruire dello spogliatoio. Quindi, cambi e docce a casa. Loro per ora sono qui, così come hanno deciso di fare Loreto, Sbardella e H’Maidat. Non sarà dunque difficile in questi prossimi giorni gestire eventuali turni di utilizzo del campo, che peraltro non servirà a tutti ogni giorno, perchè il lavoro anaerobico, quello che sostanzialmente non prevede corsa, continuerà a essere effettuato a casa.

Al momento il programma è questo, quindi. Chi vuole può utilizzare il campo, ma da solo, e ovviamente senza preparatori. E non è stato fissato altro, vista la precarietà della situazione. Adesso si attende l’esito dell’Assemblea di Lega Pro, che si terrà giovedì, e le successive decisioni che già entro la fine della settimana potrebbero essere ratificate e rese ufficiali dal Consiglio federale. E’ molto probabile, come si sa, che si decida per la sospensione definitiva del campionato di C, soluzione auspicata dalla maggior parte delle società, vista anche la notevole difficoltà di ottemperare alle disposizioni sanitarie.

E a questo punto potrebbe anche cadere l’idea di ritrovarsi comunque, anche per semplici allenamenti sino alla fine della stagione. Un’ipotesi che la società aveva preso in considerazione, come aveva spiegato il ds Carlalberto Ludi, ma in un momento in cui i possibili tempi di ripresa sembravano poter essere più stretti. Ora ci sono tanti aspetti in più che potrebbero complicare anche il semplice allenamento: innanzitutto bisogna attendere perlomeno sino al 18 maggio per poter pensare a un lavoro di gruppo, e non è ancora detto che la data possa effettivamente essere quella.

Di tempo ormai ne è passato tanto dallo stop di inizio marzo per pensare di poter riprendere velocemente a un ritmo regolare. C’è poi sempre e comunque l’aspetto del controllo sanitario, e se il campionato non ricomincerà, come è probabile, non varrebbe davvero la pena di mettere in moto tutto il meccanismo solo per qualche settimana di allenamento. Aspetti che la società ovviamente sta prendendo in considerazione, e che fanno pensare che a questo punto difficilmente il gruppo potrà riunirsi ancora per questa stagione. Tra qualche giorno sarà presa la decisione definitiva anche su questo.

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