Arbitri, ottimi numeri e Colombo in serie A. «Vinta la grande sfida»

Calcio A fine stagione tempo di bilanci per la sezione. Il presidente Quadranti: «Dopo la pandemia siamo tornati a 180 unità e diretto oltre 2.800 partite»

Un arbitro - Andrea Colombo - in pianta stabile tra i designati per partite di serie A e B, il cambio storico della sede, il ritorno alla normalità dopo la pandemia. Anche per l’Aia Como “Andrea Riella” – l’associazione degli arbitri di calcio comasca - è stata una stagione importante, ma anche complicata. E ora si attende fine giugno, con due nomi in lizza per il passaggio nella Can, vale a dire Mattia Caldera e Alessandro Di Graci.

«Impegno nel reclutamento»

Per Edoardo Quadranti, presidente di sezione, il bilancio è positivo: «La grande sfida è stata superare il lungo strascico della sospensione dei campionati in seguito alla pandemia. I numeri, meno quaranta associati nel giro di un anno, hanno reso complesso e difficile garantire il nostro servizio per tutte le gare provinciali. Solo grazie all’impegno profuso nel reclutamento e ai numerosi progetti nelle scuole è stato possibile ritornare ad un numero di arbitri pari a circa 180 unità: abbiamo arbitrato oltre 2.800 partite».

La sede è cambiata, dopo 25 anni in via Badone a Camerlata: «Grazie alla stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, ci siamo trasferiti nel luogo ideale per la nostra attività sportiva, lo stadio Sinigaglia. Dopo alcuni mesi di lavori di ristrutturazione, l’Aia Como può vantare due sale con proiettore dove effettuare le riunioni tecniche e il corso arbitri con vista direttamente sulla città e sul terreno di gioco fra i più belli d’Italia».

Le soddisfazioni tecniche non si fermano qui: «Oltre alla conferma di tutti i nostri arbitri a livello nazionale, abbiamo avuto l’enorme soddisfazione di rivedere un nostro associato, Andrea Colombo, calcare i campi della serie A. Confermato anche Emilio Ostinelli come capo commissione della regione Lombardia».

«Un’oasi felice»

Tema sempre vivo è quello della violenza nei confronti degli arbitri: «La costante collaborazione e trasparenza con le realtà calcistiche del territorio, oltre all’introduzione del doppio tesseramento calciatore-arbitro, ha consentito al nostro territorio di rimanere un’oasi felice. Fortunatamente il sistema calcio comasco ha saputo stigmatizzare i cattivi esempi cercando di trasmettere i valori cardine della sana attività ludico sportiva».

Nonostante la stagione si sia appena conclusa, si sta gi programmando la prossima: «Cominceremo con il consueto raduno di due giorni in altura per mantenere quello standard qualitativo che ci ha permesso di esprimere, negli ultimi anni, decine di eccellenze a livello nazionale. E poi ci sarà il corso arbitri in partenza a settembre: per informazioni è possibile contattarci tramite i social media o alla mail [email protected]».

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