Banchini: «Fisico? Conta la testa
Con il Piacenza dobbiamo vincere»

La vigilia della sfida di domani di Banchini, allenatore del Como

Banchini dà un segnale alla squadra. Per evitare che la storia della preparazione fisica ancora precaria per via della sosta Covid, possa diventare un alibi oppure una scusa per sedersi sugli allori. Così, alla vigilia di Como-Piacenza (lunedì alle 21), quando si tratta l’argomento relativo alla condizione della squadra, lui taglia corto: «È normale che saremo più in forma quando avremo un po’ di continuità nel lavoro. Con Pro Patria e Pro Vercelli non avevamo le energie per pressare per 95’, ma con l’Olbia si è vista più fluidità. Però voglio dire una cosa: la forza fisica può essere compensata dalla parte agonistica, cioè dalla voglia di imporsi e di rimanere là in alto in classifica. Dunque più che continuare a battere sul tasto della condizione fisica, io mi preoccuperei di più sullo stato mentale e sulla voglia di essere protagonisti». Collegato a questo, c’è stato il comportamento con l’Olbia: «Recuperando da 0-1 a 2-1 abbiamo dimostrato di avere la partita in mano. La squadra deve avere voglia di fare il salto di qualità».

Si è parlato dei singoli, perché è ovvio che le scelte dell’allenatore, in particolare in difesa, siano state comunque condizionate dalla condizione fisica: «Bertoncini lo abbiamo tenuto a riposo dopo due gare di 90’, per evitare ricadute, Crescenzi sta recuperando ma non è ancora a posto, Agyakwa sarà squalificato, Solini ha trovato continuità e Toninelli purtroppo credo che lo perderemo non per un breve periodo».

I tifosi si sono chiesti il perché della sostituzione di Gatto, che sembrava il migliore: «A un certo punto ho visto che non cercava più la profondità, si faceva arrivare la palla addosso, allora ho cambiato perché mi pareva stanco ma anche per un’altra ragione: volevo provare non solo a infilare l’Olbia partendo da dietro, ma pressandoli nella loro metà campo inserendo due punte». E a proposito di punte, il tema Ferrari è il più gettonato dai tifosi, purtroppo in senso negativo. Teme che le critiche possano innervosirlo? «Continuo a pensare che Ferrari ci farà vincere delle partite. Lui se fa una corsa sa vuoto o un errore non deve abbattersi, non deve venire incontro ma stare là in area. Non è al 100% ma sta crescendo».

Che partita sarà contro il Piacenza? «Anche loro hanno giocato mercoledì e anche loro hanno avuto dei casi Covid anche se non in maniera massiccia come noi. Ma sono elementi ormai con cui dobbiamo fare i conti, fanno parte di questo campionato. Cercavamo continuità di risultati dopo due vittorie consecutive, con l’Olbia abbiamo pareggiato e dunque è normale che lunedì l’obiettivo debba essere la vittoria».

Il mister non dà indicazioni sulla formazione, dice solo che «ci sono dei giocatori che hanno trovato continuità, altri che stiamo alternando per fargli ritrovare la forma. Stiano lavorando sul modulo a quattro dietro, l’altra volta avevo detto che Gabrielloni avrebbe giocato sicuramente dall’inizio, adesso devo valutare alcune situazioni».

Infine una riflessione sul campionato: «Per quello che si è visto sin qui, anche sei valori potrebbero uscire un po’ più in là, credo che le squadre in questo momento che hanno mostrato più cose in prospettiva, sono il Renate, che ha un ottimo allenatore, la Pro Vercelli e l’Alessandria che ha un organico importante. Il Como? Stiamo lavorando sull’identità di gioco, sulla verticalizzazione, sugli esterni».

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