Como, Bessa sul trono
«Una stagione che non dimenticherò»

Il rendimento del brasiliano è tra le poche note positive del campionato azzurro

Il futuro potrebbe riservargli anche un salto in avanti. Perchè Daniel Bessa non solo non retrocederà insieme al Como - è in prestito dall’Inter - , ma potrebbe anche essersi guadagnato sul campo una promozione. La sua seconda stagione piena - c’erano state anche tre presenze a Vicenza tre anni fa - in serie B, dopo quella vittoriosa dell’anno scorso con il Bologna, non è stata un successo nei risultati. Ma per lui personalmente sì, è stata una conferma importante. Prestazioni praticamente sempre positive, spesso sopra la media, che non sono passate inosservate. Non solo ai tifosi del Como - che potrebbero votarlo miglior giocatore nella Coppa Borgonovo, al momento sono in testa lui e Ganz - ma a tutti gli addetti ai lavori.

Riesce anche ad eccellere nelle classifiche generali del campionato. Le statistiche ufficiali della Lega di B lo incoronano re degli assist: dopo 40 giornate ne ha forniti ai compagni ben 94, nessuno in tutta la B meglio di lui. «Io sono contento soprattutto di aver giocato sempre, con tutti e tre gli allenatori, con moduli diversi e in ruoli diversi. Per me comunque è stata un’altra stagione di crescita importante anche in questo senso». Gli piace poter pensare di avere più possibilità di impiego. «Perchè la mia carriera sarà così, giocando a centrocampo. Dovrò cercare sempre di saper fare un po’ di tutto. Davanti alla difesa, dietro le punte, non sono destinato a giocare soltanto in un ruolo. Infatti il mio ruolo preferito è la mezz’ala. Perchè in quella posizione è più facile partecipare sia alla fase difensiva che a quella offensiva. Ed è così che vedo il mio ruolo, sia a sostegno dell’attacco che in interdizione in mezzo».

E ora può davvero sperare di andare un po’ più su. Ventitre anni è l’età giusta. «Dipende anche dall’Inter, dove decideranno di mandarmi. Io sto mettendocela tutta, a volte anche con troppo impeto, ma sono così. Ho perso un anno per l’infortunio a un ginocchio quattro stagioni fa, e ancora mi è rimasta dentro la rabbia e la voglia di recuperare. La serie A? Qualcosa forse c’è, le voci in questo momento sono tante. In A, in B, vedremo. Ma Como, nonostante tutto, per me resterà sempre una pagina da ricordare, e un momento importante per la mia crescita».

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