Ardito dice no al Varese
Questione di cuore

Dopo una notte di riflessione, ha fatto sapere «no grazie, sono veramente onorato della vostra fiducia, ma non me la sento»

S’ì. sì, siamo sicuri che qualcuno, forse la maggioranza dei lettori di questo articolo dirà: Ardito ha sbagliato, il calcio è un lavoro e non esistono i sentimenti. Ma sappiamo che non è così. E dunque ecco la notizia: Andrea Ardito, ex bandiera del Como, ex capitano del Como, idolo dei tifosi azzurri, ha rinunciato sul nascere a una offerta da parte di un probabile nuovo Varese per allenare nella stagione della ripartenza della società biancorossa, eterna rivale dei colori azzurri.

Come è andata? Ardito da due anni fa l’allenatore. Dopo aver rinunciato alla panchina del Como di Corda due anni fa (per incompatibilità di ruoli, disse lui), ha allenato il Seregno con buoni risultati (l’anno scorso unico imbattuto tra andata e ritorno contro gli azzurri) prima che il cambio di proprietà lo lasciasse a piedi. Nello scorso inverno era stato arruolato da Milano City, passato sotto la proprietà che aveva il Seregno, prima che la pandemia bloccasse la sua rincorsa salvezza. Che succede ora? Che ci sono trattative del vecchio Milan City per rilevare i titolo sportivo del Busto 81 in serie D e poi, tramite quel titolo sportivo, far rinascere il Varese. La proprietà del Milano City che stima molto Ardito, pur non sapendo ancora come sarà la vicenda del titolo sportivo, ha già informato l’ex capitano azzurro che lui sarebbe la prima scelta per quella panchina. Ma lui, dopo una notte di riflessione, ha fatto sapere ai proprietari che «no grazie, sono veramente onorato della vostra fiducia, ma a Varese proprio non me la sento». Insomma non se l’è sentita di tradire i colori azzurri, pur sapendo che: 1. è senza panchina, per ora non ha offerte sul piatto e la pandemia favorirà molte conferme; 2. Il progetto, se andrà in porto, sarà quello di una squadra per vincere.

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