Banchini volta pagina
«Ripartiamo dai nostri valori»

«Gli stessi che ci hanno permesso di vincere sette partite di fila. Se ci concentriamo su quello che sappiamo fare, possiamo ripartire in quarta»

Non è stata una settimana come le altre, per Marco Banchini. L’allenatore del Como che ha dovuto incassare la prima vera bordata dalla sua società. Se di facciata, strategica o reale, non è dato sapere. « Noi abbiamo costruito una Ferrari e a guidarla vogliamo uno Schumacher - ha detto Felleca l’altro giorno -. Rischiano tutti, valutiamo tutti». Dunque, a due giorni dal pareggio con l’Olginatese che tanto ha fatto arrabbiare la dirigenza, eccoci a parlare con Banchini.

Mister, è tanto grave aver perso due punti con l’Olginatese?

«È grave perché in un testa a testa del genere, saranno i particolari a decidere».

Ma si può ancora sperare?

«Per adesso abbiamo ancora in mano il pallino del gioco. O quantomeno una chance: giochiamo in casa lo scontro diretto, con la possibilità di saltare davanti al Mantova. Però, ve lo dico: è l’unica volta che parlerò del Mantova oggi. Perché per me, per noi, esiste solo il Ciserano».

Altre “consolazioni”?

«Le nostre qualità. Dobbiamo ripartire da quelle. Le stesse che ci hanno permesso di vincere sette partite di fila. Se ci concentriamo su quello che sappiamo fare, sul nostro potenziale, possiamo ripartire in quarta. Non facciamoci prendere dall’affanno, abbiamo un bottino di punti che testimonia che abbiamo le carte in regola per riprendere la marcia. E poi ci supporta un episodio».

Quale?

«Dopo il pareggio con l’Olginatese, siamo andati a testa bassa sotto la curva. E sapete come ci hanno accolto i tifosi?

Come?

«Con il coro: “Siamo sempre con voi”. Ecco, dai tifosi abbiamo avuto un segnale e un insegnamento importante. Guardare avanti, pensando alle nostre qualità. Più andiamo avanti e più dobbiamo essere uniti e compatti verso l’obiettivo».

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