Clamoroso a Lecco. Senza uno stadio salta la B (e anche la C)

I blucelesti La società non ha fornito un impianto entro la scadenza dei termini fissati dal regolamento. E nel frattempo non si è iscritta in Lega Pro: gioca in D?

Dalle stelle allo spettro della serie D. La promozione del Lecco rischia di diventare addirittura una retrocessione, per via del problema legato allo stadio.

Una vicenda che ha quasi dell’incredibile, ma queste sono le regole. La società bluceleste non ha presentato entro il termine della mezzanotte di martedì l’indicazione di un impianto alternativo al Rigamonti Ceppi, requisito che andava tassativamente fornito per potersi iscrivere alla serie B. E dunque la possibilità che il Lecco ci sia in questo momento è ai minimi termini. Con un’aggravante ulteriore, che i blucelesti non sono neppure iscritti alla C, non avendo presentato la domanda. Allo stato attuale, dunque, sono fuori da tutto.

Impianto

La questione nota è quella dell’impianto, che non è conforme ai requisiti della categoria. Una situazione che avrebbe potuto essere momentaneamente superata indicando uno stadio diverso, per poi procedere ai lavori richiesti per la serie B. La tempistica ristrettissima, 48 ore, tra la promozione e l’iscrizione, ha reso tutto più difficile. L’errore è stato, valutando dall’esterno, quello di non essersi mossi forse con il giusto anticipo per risolvere il problema. Anche se da Lecco dicono che la soluzione si è cercata in diversi stadi del Nord Italia – sicuramente Monza e Vercelli, ma non solo -, senza ottenere gli assensi necessari.

Quando si è deciso di puntare su Padova le ore erano già contate. E martedì il Lecco era in possesso dell’assenso ufficiale da parte del Comune e del Padova calcio, ma non di quello della Questura, ovviamente fondamentale. Un assenso che è arrivato ieri, ma per fare ricorso difficilmente potrà servire. Anche se è l’unico tassello mancante, perché la documentazione economica è tutta in regola. Ci sarà comunque un’azione da parte della società bluceleste, ma le incertezze sono davvero moltissime. Persino sulla possibilità di giocare in serie C.

Ritiro

Intanto il Lecco ha comunque fissato il ritiro dal 14 luglio ad Arona, a quel punto il destino sarà già chiaro perché il 7 luglio sarà data la comunicazione ufficiale – dopo l’esame dei ricorsi – delle venti squadre che giocheranno in serie B.

Nel frattempo è stata rigettata la domanda di iscrizione in B del Brescia, in quanto non avente diritto. Il club di Cellino è quello però più interessato all’esito di questa vicenda così come a quella della Reggina, iscritta ma con una situazione economica da valutare. In allerta a questo punto anche il Perugia, retrocesso da terzultimo.

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