Colella si gode il momento
«Orgoglioso del mio Como»

Il presidente Porro dice che non lo mollerà più, fiero di averlo difeso sempre da quando è alla guida del Como. Giovanni Colella ringrazia. E si gode il momento paradisiaco che il suo Como gli sta regalando.

Che effetto fa stare lì, mister? Come si sente?

Orgoglioso del nostro lavoro, contento per me, per i ragazzi, per la società. E curioso di continuare, di giocare sempre la partita dopo».

Stare in alto fa bene al morale ma anche alla salute, no?

«Grazie al cielo sì, gli infortuni passano in un attimo, tutti hanno voglia di giocare

. Vivo forse per la prima volta nella mia carriera qualcosa di nuovo. Ovvero il fatto di non dover pensare alla mia squadra: nel senso, anche se mi sforzo non riesco a trovare problemi in questo gruppo. Al di là della normale preparazione delle partite, lo studio dell’avversario. la gestione dei problemi quotidiani. Ma loro non mi danno pensieri particolari».

Si sente cresciuto un po’ anche lei insieme alla sua squadra? C’è qualcosa che oggi sa gestire, in partita o fuori dal campo, con più serenità e in modo diverso rispetto per esempio all’anno scorso?

«Sicuramente sì, questo sì. Ci sono sempre decisioni da prendere e scelte da fare, più si va avanti e più si accumula esperienza. Se sono arrivato in Lega Pro, coninciando in categorie inferiori, credo voglia dire che so imparare qualcosa. Tengo conto di quello che succede e lavorando con passione cresco anch’io».

Porro dice di non essere così colpito da quello che sta facendo la squadra, sapendo che si è lavorato per migiorare e per arrivare più in alto, Che ne dice?

«Dico che un po’ condivido questa riflessione. Anche se poi le cose possono andare in tanti modi. Noi siamo in questo momento in grado di essere abbastanza padroni di quello che facciamo in campo. Non abbiamo niente da recriminare, nè possiamo dire di aver vinto qualche partita senza meritarlo o per un colpo di fortuna. Questo vuol dire essere forti».

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