Como, avvio così brutto
soltanto in serie A

La stagione da record vinta in B, però, conforta: un punto in tre partite, poi fu un trionfo

Non succedeva dall’anno della serie A, Non capitava dal 2002 di cominciare il campionato con due sconfitte consecutive. Ma allora, certo, qualche alibi in più il Como poteva averlo. Anche se la prima sconfitta arrivò in casa al Sinigaglia contro l’Empoli, neopromossa tanto quanto il Como. La seconda a Parma, l’autore di uno dei due gol fu Adriano, nel momento in cui la sua carriera era in ascesa. Insomma, altra roba. E non stiamo nemmeno a raccontare come quel campionato finì.

Il problema, oggi, è diverso. Perchè diversi sono i presupposti con cui questo campionato sulla carta è stato affrontato. Certo, obiettivo salvezza. Ma qui non è la serie A. Qui il confronto con gli avversari dovrebbe essere comunque più equilibrato.

Troppo poche due giornate per dare giudizi perentori e definitivi? Certo. Sono troppo poche anche quaranta se pensiamo a quello che è accaduto al Como pochi mesi fa, fuori dai play off fino all’ultimo e poi in serie B. Una stagione passata da fallimentare a trionfale in poche settimane. Tanti tifosi citano anche la partenza desolante della stagione 2001-2002, quella in cui il Como neopromosso dalla C stravinse la serie B con un punteggio da record, con Oliveira capocannoniere con i suoi 23 gol e con la serie A conquistata matematicamente con quattro giornate d’anticipo. E in quella stagione in serie B c’era il Napoli, c’erano Genoa e Sampdoria, c’erano squadre pazzesche anche al confronto con quelle di oggi.

Ebbene, in quel campionato il Como partì male: un punto dopo le prime tre giornate, conquistato grazie a un pareggio casalingo al Sinigaglia con il Crotone. E poi due sconfitte, anche nette. A Reggio Calabria con la Reggina e a Genova con il Genoa. Nessuna di queste due squadre, alla fine, riuscì ad arrivare tra le quattro promosse in serie A. Il che la dice lunga su quello che può accadere in un campionato come la serie B.

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