Como, ecco tutte le mosse per accelerare

Strategie Wise prenderà casa in città, Ludi e Longo con il compito di creare un gioco più offensivo e divertente. Fabregas annuncerà l’addio, forse allenerà la Primavera e soprattutto potrebbe essere un consulente calcistico

E alle parole, seguirono i fatti. Dopo l’intervista di Mirwan Suwarso che preannunciava il salto in avanti sportivo e organizzativo del Calcio Como, sono arrivati in città i due manager americani che si occuperanno della nuova struttura e della nuova immagine della società. C’è chi la disegna come una vera e propria rivoluzione, certo è che mai niente sarà come prima. Nell’articolo che leggete qui sotto, vedete le sei figure manageriali che la società sta cercando, per far fare un salto di qualità al progetto, nelle aree del marketing, del ticketing, nel building, dello sport. Prevedibile che verranno pensate e attuate novità nel modo di vivere lo stadio, con un progetto che dovrà portare sempre più gente sugli spalti del Sinigaglia (oddio, la capienza è quella che è), ma soprattutto sempre più gente a interagire, seguire (followers), interessarsi, vivere anche a distanza il Calcio Como.

Calcio

Uno dei manager si occuperà della questione stadio, e questo va per forza letto come un salto in avanti sulla questione. Ma è ovvio che ai tifosi stiano a cuore anche (anzi, diremmo soprattutto) le questioni calcistiche. E dunque anche qui seguiranno i fatti. La proprietà di Giacarta ha deciso che la fase di apprendistato e di radicamento in serie B è finita. Adesso bisogna accelerare, anche per una questione di immagine e di credibilità. Non si può, peraltro, essere andati in giro per il mondo a dire alla gente “guardateci”, senza mettere in conto che poi questi nuovi appassionati si aspettino dei risultati. E’ l’ora di mandare un messaggio, anche per cancellare dal tentazione della gente (specie i tifosi avversari) di dire «sono il club più ricco del mondo ma arrivano tredicesimi in B». Dunque quali sono le mosse? Eccole: il management sarà più direttamente coinvolto nella gestione. Si sussurra di un Dennis Wise più spesso a Como, anzi addirittura cittadino comasco (come aveva fatto immaginare lui in una intervista), per seguire direttamente le operazioni in settimana, così come vedremo più spesso Suwarso. Wise, Ludi e Longo saranno più sotto pressione, perché la proprietà si aspetta un salto in avanti non solo in classifica ma anche nell’atteggiamento tattico: una squadra che attacchi, che sia divertente, che esprima gioia nel giocare. I 32 milioni (ma si dice possano essere di più) serviranno a fare una squadra competitiva. E qui sta il primo punto: vedremo se la società, almeno per certi ruoli, si muoverà questa volta in anticipo sul mercato. Anche se paradossalmente, avere tanti soldi può essere un ostacolo, perché le richieste economiche possono salire.

Fabregas

Oramai che Fabregas si ritirerà lo hanno capito anche i sassi. Resta da capire quando arriverà l’annuncio. Dopo di che, Cesc si butterà anima e corpo nella professione di allenatore, sogno che lo ha già assorbito mentalmente in maniera completa. Resta da capire se lo farà con i colori del Como o meno. Se sopravviverà la strategia di avere Cesc legato al Como come testimonial del progetto (di cui disse di essersi innamorato), facile immaginare Fabregas allenatore delle giovanili, magari della Primavera, ma probabilmente anche di consulente calcistico della proprietà sulle strategie da prendere. Insomma, ancora attivo nel progetto del Como verso la serie A.

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