Como, Gabrielloni e Bellemo allungano il contratto

Firme Quello di Bellemo, ora scadrà nel 2026, quello di Gabrielloni, è in scadenza nel 2027

Due bandiere, che il segno l’hanno già lasciato ma sono pronti a lasciarne altri, magari ancora più importanti. Alessandro Bellemo e Alessandro Gabrielloni nel cuore dei tifosi sono già molto ben radicati, ma altrettanto lo è il Como nelle loro vite. E il rapporto è destinato a diventare ancora più saldo visto che la società ha annunciato ieri di aver allungato ancora il contratto di entrambi: di un anno quello di Bellemo, che ora scadrà nel 2026, di due quello di Gabrielloni, in scadenza nel 2027. Una vita con il Como, o quasi.

Bellemo arrivò nel 2019, subito dopo la promozione in serie C, dunque uno dei primi acquisti della nuova gestione societaria del Como. E non ci ha messo molto a diventare un giocatore indispensabile per il centrocampo biancoblù, prima con Banchini, poi con Gattuso con cui cominciò a indossare la fascia di capitano la stagione scorsa in serie B. Oltre cento presenze con il Como, con cui ha anche imparato a segnare gol importanti. «Questo rinnovo per me è prima di tutto motivo di grande orgoglio – ha commentato ieri -, sono arrivato qui quattro anni fa perché credevo in questo progetto, e ho ancora tanta voglia di migliorare e crescere con questa squadra». Bellemo ha ventisette anni, ha dunque ancora davanti a sé un percorso piuttosto lungo.

La storia tra il Como e Gabrielloni è ancora più lunga. Lui arrivò nel gennaio del 2018, nel Como gestito da Ninni Corda in serie D. E fu subito amore, dieci gol in mezza stagione, più i dodici dell’anno dopo, e gli stessi numeri nei due campionati successivi in C. E’ stato fondamentale nelle due promozioni del Como e tuttora, pur giocando di meno, è una pedina inamovibile nello spogliatoio e nel cuore dei tifosi. Con il Como ha esordito in B e ora, a 28 anni, allunga il suo contratto per altre quattro stagioni, fino al 2027. «Questa è ormai casa mia - ha detto ieri -, sono arrivato quando la squadra era ancora nei dilettanti e posso dire con orgoglio di essere cresciuto insieme al club». E non è finita qui.

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