Como più forte in trasferta
Il nuovo segreto di Banchini

Il mister non si accontenta: «Si può fare ancora meglio però dal punto di vista della qualità».

Più forti in trasferta. E’ stato questo, numeri alla mano, il miglioramento più evidente del Como in questi mesi a cavallo di Natale. E’ stato questo il sistema per raggiungere il Mantova in vetta. Perchè questo era stato l’unico punto un po’ debole nei primi mesi della stagione.

Se al Sinigaglia il rischio di non vincere non si è quasi mai corso – due settimane fa con l’Ambrosiana è stata forse l’unica volta in cui si è arrivati davvero a rischiare di non farcela, rischio evitato al 93’ -, in trasferta non è andata sempre così. E il Mantova è stato in testa per diverse giornate proprio in virtù di questa differenza, un cammino esterno migliore, almeno fino a un certo punto della stagione.

Adesso, però, tira un’aria diversa. Perchè nella serie di sette vittorie consecutive che il Como ha appena inanellato ci sono tre successi esterni di fila, cosa che ai biancazzurri non era mai riuscita nella prima parte. Tralasciando la sconfitta a Mantova, ci sono stati i pareggi di Villa d’Almè, di Darfo Boario e di Seregno che hanno rallentato la corsa e spezzettato la continuità. E in tutte queste mancate vittorie,pur se in situazioni differenti e con dinamiche diverse, ci sono sempre state delle note di demerito, o comunque dei difetti da parte del Como, a volte anche più pesanti sul risultato rispetto ai meriti degli avversari.

Da un certo punto in avanti, però, il Como ha blindato la sua porta. Sono due mesi, dal 3-3 di Seregno di metà novembre, che in trasferta non si prendono più gol. Ed è stata la vera svolta. «Una crescita in termini di personalità c’è stata certamente - commenta mister Banchini -, è un dato oggettivo del resto. L’atteggiamento è quello di andare a rubare palla all’avversario nella sua metà campo, e se riesci a farlo bene gol non ne prendi. Stiamo riuscendo ad avere lo stesso atteggiamento sia in casa che in trasferta, mentre all’inizio fuori casa subivamo un po’ di più. E’ migliorata la fase di non possesso, la velocità nelle uscite, la compattezza... Si può fare ancora meglio però dal punto di vista della qualità».

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