Como, quanto vali? La verità in 360’ e il bivio definitivo

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Dai, non scherziamo. Questa squadra, questo Como, può davvero rischiare di lottare per la salvezza? Alzi la mano chi, però, ha il coraggio di voler rispondere a questa domanda. La realtà è che mai come in questa stagione c’è stata così incertezza sul valore di una squadra azzurra.Ok, una volta siamo retrocessi in C con un centrocampo composto da Basha, Bessa e Barella, e altrettanto il Como fece un’altra volta con una difesa composta da Tarantino, Piccolo, Lamacchi e Ferron in porta, che sembravano un lusso. Ma stavolta sul valore del Como attuale c’è ancora più dibattito.

Valori

Squadra non sbocciata? Squadra dal potenziale alto, solo da registrare? Oppure squadra che si crede forte ma non lo è? Dove qualcosa non funziona? Dove le impostazioni di mercato sono state tradite da infortuni? Da qualunque lato la si guardi, si ha la sensazione di avere di fronte un rebus. Prendete il rendimento di Longo: dopo il disastro delle cinque partite senza Gattuso con un paio di punti racimolati, la media non è stata male. Ma non abbastanza da tirare fuori il Como dalle zone pericolose. Si dirà: i playoff sono a quattro punti. Ok, ma lo stesso ragionamento vale per tutte le squadre che sono nell’area del Como. Dunque meglio non farci troppo affidamento. Piuttosto, il girone di andata ha detto che per avere un reale cambio di marcia, che faccia abbandonare le zone basse della classifica, bisogna cominciare a fare punti con le grandi. Come fatto contro la Ternana.

Che poi sarebbe il grande bivio di fronte al Como: se la squadra è forte come si dice, sistemati i problemi di autostima, ora dovrà dimostrarlo contro squadre della prima fascia. E da questo punto di vista, il campionato offre al Como subito la possibilità di farlo. La ripartenza del campionato è quanto di più duro si potesse immaginare: Cagliari in trasferta, Pisa in casa, Brescia fuori casa e Frosinone al Sinigaglia. Vale a dire: Cagliari infuocata dall’esordio di Ranieri, dove troverà un ambiente caldissimo, e una squadra che ha chiamato il tecnico ex Leicester per riaffermare la voglia di promozione; il Pisa della sfida nella sfida tra Longo e D’Angelo, i due candidati per la panchina del Como a settembre, con quest’ultimo capace di rilanciare i toscani in zona promozione; il derby con il Brescia; e la partita con la squadra più forte del campionato, il Frosinone capolista.

Difficoltà

Guai a chi piange. Se il Como ha dei valori, come uno dei migliori attacchi del campionato, dovrà affrontare queste partite psicologicamente alla pari. Dopo di che, restano i dubbi tattici. La società cosa farà nel mercato di gennaio per risolvere il problema del centrocampo ancora in bilico tra il modulo con Fabregas e il modulo senza Fabregas? E quando arriverà il difensore cercato?

Comunque sia il Como è a un bivio: se farà punti in queste quattro difficili partite, potrà sperare di tornare a lottare per i playoff. Se invece in questi quattro match reciterà il ruolo di ”piccola”, allora si dovrà rassegnare a un campionato per salvare la pelle.

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