«Como, questo gruppo ha una grande forza»

L’attaccante Gerardi ha grande entusiasmo nonostante le due sconfitte

Federico Gerardi è stato tra i più positivi in queste prime uscite del Como, e guarda con ottimismo al cammino della sua nuova squadra, nonostante i risultati negativi delle prime due partite.

«Negativo il risultato, non certo l’atteggiamento della squadra, ed è un ottimo segnale. Per quanto mi riguarda sabato era la mia prima partita dall’inizio. Io sto bene, ma è chiaro che serva del tempo perchè tutti noi nuovi ci si possa integrare, trovare le intese giuste, le giocate più efficaci».

Peccato, perchè per esempio nel suo caso l’ipotesi che tu potesse venire nel Como era già stata fatta un po’ di settimane prima...

«E invece sono arrivato all’ultimo, sì. L’ipotesi Como mi era stata prospettata direi un paio di mesi fa, di mezzo ci sono state cose da sistemare con il Cittadella, oltre che altre situazioni, altre valutazioni del Como, cose normali di mercato. Ma alla fine devo dire che la squadra è stata costruita molto bene. Completa, e con la grinta giusta».

Duecento partite in serie B, tanti campionati. Però non h

a mai giocato contro il Como e mai nemmeno è stato a Como prima d’ora.

«No, mai. E l’impatto è stato ottimo. L’ambiente, la città. E il lago, non avevo mai visto il lago di Como. Tutto bello. Certo, è mancato per ora il fatto di poter giocare nel nostro stadio. P

erchè, anche se io non ho mai giocato al Sinigaglia, è chiaro che tutto sarà diverso. I nostri tifosi sono venuti anche a Novara, ci hanno sostenuto, sono stati splendidi. Ma il proprio stadio è il proprio stadio. Se no è sempre come giocare in trasferta, Un vantaggio per gli avversari, e in serie B queste cose sono importanti. C

omunque non dobbiamo preoccuparci per questa partenza negativa. La classifica in serie B si comincia a guardarla a fine ottobre, prima non vuol dire niente, è talmente lungo il campionato...».

Cosa prometti e cosa ti aspetti da questa stagione? «

Io vedo che c’è un bel gruppo, e questo mi piace parecchio. Perchè è vero che in serie B servono tante qualità. Ma con quarantadue partite da giocare la forza caratteriale e l’unione di una squadra e di un gruppo possono davvero fare la differenza. Penso al Carpi e al Frosinone dell’anno scorso. Non nomi altisonanti, ma una formidabile intesa e forza di squadra. C’è chi è certamente attrezzato meglio di noi, per vincere il campionato. E sono favorite, certo. Ma alle spalle degli squadroni, vince chi ci mette la solidità del gruppo. E qui tutto questo c’è».

L’intervista completa a Federico Gerardi su La Provincia di martedì 15 settembre

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