Cutrone: «Niente negatività (ma il gol era valido)»

L’attaccante del Como: «Pensiamo alla Ternana. La rete dell’1-1 a Reggio era regolare»

Patrick Cutrone non ha l’espressione dei giorni felici. Anche se è arrivato a quota nove gol, a un passo da quella doppia cifra che storicamente promuove la stagione di un attaccante. Il Como è reduce dalla sconfitta di Reggio Calabria, e si appresta ad affrontare la Ternana per quella che, se non sarà una partita decisiva da dentro o fuori, poco ci manca. Inutile stimolarlo sul gol o sulla sua stagione. Patrick ha lo sguardo solo per quella partita. Il resto non conta granché.

Patrick, c’è tensione?

Direi di no. Non dobbiamo essere tesi, dobbiamo guardare avanti, e pensare alla partita con la Ternana. Dobbiamo prepararla al meglio, consci del fatto che abbiamo le qualità per portare a casa il risultato.

Quattro punti di vantaggio a due giornate dalla fine del campionato: tanti o pochi?

Inutile pensarci. Io dico che siamo una squadra forte, che ha delle qualità e che se l’è giocata alla pari con qualsiasi avversaria. Non ci sono motivi per affrontare la prossima partita con preoccupazione o ansia. Facciamo quello che sappiamo fare e andiamo.

Avete buttato via parecchi punti questa stagione...

Succede a tutti, non voglio guardare indietro ma solamente avanti.

A Reggio un’altra sconfitta che lascia l’amaro in bocca.

Sì, anche per come è venuta. Perché onestamente non credo che il Como abbia fatto una brutta partita, dal punto di vista della prestazione, la squadra c’è stata.

Una sconfitta per colpa di pochi centimetri.

Certo, sono stato sfortunato per la traversa, quanto invece al gol di Cerri, beh... quella è la regola, cosa ci dobbiamo fare? Piuttosto mi arrabbio per il primo nostro gol annullato. Perché quel gol era regolare, il Var è durato a lungo perché evidentemente c’erano dei dubbi. È stato un autogol sul quale non c’era nessuna influenza da parte dei nostri attaccanti.

Con la Ternana a questo punto dovrà essere una partita di attacco.

Abbiamo cominciato a prepararla oggi con la massima attenzione. Vedremo assieme al mister di trovare le soluzioni più adatte. Ricordo che ce la siamo giocata sempre alla pari con tutte le squadre del campionato, nessuna ci ha mai messo veramente sotto. Dunque...

Sei soddisfatto della tua stagione?

Non sto pensando, in questo momento, alla mia stagione. Sto pensando alla squadra. A Reggio ho segnato un gol, ma alla fine ero triste come se non avessi fatto nulla. Mi piace fare gol se può aiutare la squadra a ottenere qualche risultato positivo.

Ok, ma la doppia cifra è un traguardo per ogni attaccante e tu sei a nove...

Tutti inseguiamo la doppia cifra, noi attaccanti. Ma prima conta la squadra.

Quale è stato il gol di quest’anno che porti nel cuore.

Quello al Pisa al volo, oppure quello di Terni... In realtà per un attaccante ogni gol è importante, e tutti i gol sono belli, anche quello fatto con un tocco sulla linea di porta...

Tu ci hai abituato a esultanze indicando con forza lo stemma del Como sulla maglia.

La mia maniera per ringraziare la piazza e ricordare a tutti quanto io consideri importante giocare nella squadra della mia città.

Con il Pisa avevi anche urlato forte «io resto qui».

Era gennnaio e giravano delle voci. Volevo ribadire la mia volontà.

E sei pronto a restare anche il prossimo anno?

Certamente. Io mi sono legato a un progetto a lungo termine, un progetto in cui credo fermamente. Certo che voglio restare!

Mercoledì c’è il derby.

Sono milanista e spero che i rossoneri passino il turno. Potrei andare anche a vedere la partita, ma non so se ci andrò: nella mia testa c’è Como-Ternana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA