Dominissini fermo ai box
«Il calcio mi ha dimenticato»

Dà una mano a una squadra di Eccellenza, aspettando l’occasione

Domenica c’è Reggiana-Como, la partita di Loris Dominissini. L’allenatore protagonista del Grande Salto 2 del Como dalla C alla A nel 2002. Ora è fermo, anche se dà una mano a una squadra di Eccellenza vicino a casa. «Un passatempo. In realtà sono fermo».

Da quando?

«Due anni. Dopo che sono rientrato dal Belgio, una bella esperienza con il Visè, arrivati quinti in B».

Come mai è a piedi? I risultati non contano? O non è che non sa vendersi bene?

Di sicuro non so vendermi.

«È un calcio in cui hai bisogno di stare in vetrina, di venderti. Io pensavo sempre e solo al campo».

Carruezzo l’altro giorno ha detto: Dominissini tecnico preparato, persona straordinaria, paga il fatto di essere taciturno.

«Ha ragione, anche se a quel tempo ero agli inizi e forse certe sfumature erano più accentuate. Poi mi sono arricchito e credo di aver corretto il tiro».

Tutta la lunga intervista sul quotidiano di oggi, giovedì.

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