È un Como da playoff
Ma c’è ansia per Cerri

Contro Frosinone e Brescia senza paura. Il centravanti ha ritrovato il gol su azione dopo mesi, però rischia uno stop lungo

Il Como tra gioie e dolori. Più le prime che i secondi, per fortuna. Mentre non c’è un attimo di respiro, e già domani la squadra scende in campo di nuovo ad Alessandria in una sfida non banale: contro la rivale delle ultime sfide importanti, e in una gara che potrebbe archiviare definitivamente il discorso salvezza.

Fino a obiettivo centrato (la salvezza appunto) l’ordine è quello di non guardare più in alto, come da filosofia della società. Dunque la partita con l’Alessandria di domani alle 20.30 nel gruppo viene vissuta per quel che è: uno scontro diretto, da giocare con un considerevole vantaggio di punti, ma potenzialmente decisivo per archiaviare la questione. Un successo domani potrebbe mettere tutti molto più tranquilli sul tema di quanto non lo siamo già oggi.

Certo, le ultime prestazioni inducono a guardare più in alto.Perché le partite con Frosinone, Brescia e persino Benevento, (al d là del 5-0) hanno fatto vedere un Como da alta classifica. Tanto più che il Como ha ritrovato un Cerri goleador su azione. Non succedeva dalla partita di andata, quattro mesi fa.

Eppure, prima notizia, nessuno ha mai messo in discussione il ruolo e lo spessore dell’attaccante del Como. Basti vedere l’azione del secondo gol con il Cosenza, dove l’attaccante non ha fatto la semplice sponda, ma innesco della manovra con una iniziativa da centrocampista con i piedi buoni.

Cerri non si limita a fare sponda, come fanno molti colleghi, ma a volte riesce a trovare la combinazione che apre la cassaforte dell’azione da gol con aperture sontuose, cambi di campo, e idee geniali. Con il Brescia è tornato al gol con un colpo di testa e questo resta importante. Guarda caso, su canovacci e temi tecnici diversi, quello che si dice di Vlahovic alla Juventus: se gioca a 30 metri dalla porta difficilmente puoi ritrovarlo all’appuntamento con il gol. Un problema attorno al quale sta lavorando Gattuso, e l’inserimento di gente come Blanco e Ciciretti nell’organico non è casuale, alla ricerca di più cross per lui.

Purtroppo in tema tattico andrà riaggiornato: quando sul finire del primo tempo Cerri si accasciato, e soprattutto quando nel secondo tempo è riapparso in tribuna zoppicante e con la borsa del ghiaccio sul retro della coscia (accolto da un boato), si è capito che si trattava di qualcosa di serio. Tecnicamente si tratta di un guaio ai flessori della coscia destra, oggi saranno fatte le indagini necessarie. L’ipotesi più probabile è lo stiramento, si teme un mese di stop. E qui il problema non è solo dell’assenza del centravanti, ma dell’uomo da cui parte il meccanismo di tante manovre.

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