Fabregas, cosa fai? Tentazione di smettere, la decisione a giorni

Il personaggio Si siederà al tavolo con il Como per decidere la strada più logica per entrambi. Ma le immagini dalla Carolina sembrano un indizio

Tra i primi nodi da sciogliere per il Como del prossimo anno, c’è sicuramente quella sul futuro di Cesc Fabregas. Problema forse non fondamentale dal punto di vista tecnico (il suo peso durante la stagione è stato relativo), lo è da molti altri punti di vista: visibilità, futuro dentro o fuori il Como, ruolo.

Campione

Fabregas è un campione con la sindrome di Valentino Rossi o Gigi Buffon. È fatto di quella pasta lì, gente talmente innamorata del proprio lavoro da rimandare il proprio ritiro sfidando ogni stagione la carta d’identità; ma con un passato talmente luminoso da fare a cazzotti con situazioni non propriamente ideali. Valentino Rossi, ad esempio, sarebbe andato avanti ancora, se a un certo punto non avesse ritenuto poco dignitoso arrivare spesso nelle retrovie. Del Fabregas dello scorso anno ci sono rimaste impresse due immagini: la grinta nell’intervista che rilasciò al nostro giornale, in cui ribadiva di sentirsi pronto per giocare, di sentire il sacro fuoco ancora dentro, di restare fuori per scelta tecnica e non... fisica; la seconda, lo sguardo perso nel vuoto, triste, quasi imbarazzato, all’ennesima panchina. Nessuno può entrare nella testa di Cesc e immaginare quale delle due “voglie” possa vincere: quella di giocare ancora o quella di affrontare nuove sfide?

In aiuto ci vengono le immagini che ci arrivavano dalla Carolina. Un Fabregas allenatore, fortemente allenatore. Avrebbe potuto giocare (il Como aveva ottenuto una deroga al regolamento pur di fargli ricoprire il ruolo di allenatore-giocatore) ma lui non ha mai messo gli scarpini.

Passione

C’è u video in cui vede la grinta, la passione con cui ha affrontato questa (seppure ludica) esperienza da mister. Se uniamo il tutto alla fotografia postata sui social il giorno dopo la salvezza (moduli di schemi tattici e un computer) sembrerebbe aver già deciso. Forse ha contato anche il fatto di aver trovato un allenatore che lo ha considerato come uno della rosa, senza sconti. Ma del resto per questa serie B, Fabregas è parso sempre un po’ troppo poco dinamico.

Un altro anno per la rivincita sul campo (dopo due anni praticamente di inattività) o la voglia di affrontare una nuova avventura? A giorni arriverà l’annuncio, che non interessa solo noi, ma anche lo stuolo di suoi ammiratori sparsi in giro per il mondo.

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