Fortino Sinigaglia: il Como riparte da qui

L’analisi Tre vittorie consecutive in casa, l’ultima con il Venezia, ovvero il modo migliore per ritrovare lo smalto. Ma il problema è il rendimento in trasferta: un punto in cinque partite e azzurri ultimissimi nella speciale classifica

Il Sinigaglia è la vera forza del Como, lo è diventata soprattutto in quest’ultimo periodo. Tre vittorie consecutive, una serie positiva interna che in questo momento è pari solo a quella del Parma – che come il Como ha vinto tre partite casalinghe di seguito, compresa proprio quella contro la squadra di Longo – e inferiore a quella della capolista Frosinone che nel suo stadio ha fatto per ora l’en plein, sei successi in sei gare.

Si potrebbe obiettare che gli avversari arrivati a Como siano tutte squadre di fondo classifica, in questo momento tutte e tre dietro in classifica, Perugia, Benevento e Venezia. Ma è proprio in questo aspetto che sta il valore di questi successi, e il segnale che se ne ricava.

Gli avversari diretti

Ovvero, che rispetto ai suoi diretti avversari – attuali, poi si vedrà - il Como ha saputo essere superiore, quantomeno nella concretezza. Con un altro dato particolarmente importante visti i problemi specifici di inizio stagione: in tre partite al Sinigaglia si è subìto soltanto un gol. Su corner, quasi inutile specificarlo... Ma uno solo.

Ma anche allargando l’analisi, senza limitarsi solo a questi tre successi, se il campionato si giocasse solo in casa il Como sarebbe una squadra da playoff: in una ipotetica classifica che tenga conto esclusivamente dei punti raccolti nelle partite interne i biancazzurri sono quinti, a pari punti con la Ternana e con il Palermo. È pur vero che il Como ha giocato più partite interne, sette, che esterne, sinora cinque. Ma questo non cambia granché la sostanza del discorso. Ci sono anche squadre di alta classifica – su tutte il Genoa, che a Marassi ha vinto una volta sola come peraltro anche il Bari – che hanno un rendimento interno decisamente meno brillante.

Il problema è però il ragionamento rovesciato. Perché il disastro vero è il bilancio in trasferta. Dove il Como è ultimissimo. Un punto solo in cinque gare, nessuno ha fatto così male. In un campionato particolare come questo in trasferta almeno una partita l’hanno vinta praticamente tutti, fanno eccezione solo il Como e la Spal. Con la differenza, però, che la squadra di De Rossi ha pareggiato cinque volte su sei.

Quello che ora si deve fare, per forza, è riequilibrare al più presto la situazione. Perché se pensiamo per esempio all’anno scorso, un punto di forza era stato proprio quella di avere un bilancio pressoché identico in casa e in trasferta, praticamente per tutta la stagione. Il che consentiva alla squadra di scendere in campo con lo stesso atteggiamento dovunque giocasse. Senza condizionamenti. Cosa che ora forse è inevitabilmente un po’ più difficile.

Il miglioramento

Va detto comunque, però, considerando il rendimento di tutte nelle ultime sei partite – quelle con Longo in panchina – il Como con i suoi nove punti è al nono posto, un passo quasi da playoff. In questo stesso periodo non è la squadra che ha subìto più gol – nonostante di mezzo ci sia anche la catastrofe di Modena -, e non è quella che ne ha segnati di meno.

Prima di cantare vittoria ci vogliono altri segnali e altri risultati, ma il passo avanti in classifica è concreto. Così come il fatto che il Sinigaglia sia uno stadio dove non sia semplice per gli avversari venire a raccogliere punti.

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