Gattuso: «Questo Como
ha cuore e anima»

Non esclude nemmeno, Jack, di poter cambiare qualcosa a livello di modulo, anche se dopo l’infortunio di Ioannou la coperta resta comunque corta

Se c’è una cosa su cui Giacomo Gattuso, e non soltanto lui, non ha più dubbi, è il carattere della sua squadra. Il cuore, «un cuore grande, una squadra che ha un’anima, è solo così che siamo riusciti a recuperare un punto preziosissimo - dice il mister del Como parlando della gara di Cittadella -, perchè invece tecnicamente e tatticamente non abbiamo fatto una grandissima partita».

Dal carattere dunque bisogna ripartire anche domani contro il Pisa, perchè quello che ha portato a non essere brillanti come in altre situazioni è stata la conseguenza di una serie di problemi che si sono manifestati per ovvi motivi durante la gara, e che in qualche modo si riproporrano anche domani.

Con una enorme differenza, però, «che stavolta abbiamo avuto qualche giorno per ragionarci sopra. E ancora ci sto ragionando, ho fogli e fogli di possibili formazioni e soluzioni, ancora non ho deciso quali saranno le scelte giuste».

Non esclude nemmeno, Jack, di poter cambiare qualcosa a livello di modulo, anche se dopo l’infortunio di Ioannou la coperta resta comunque corta, soprattutto per il ruolo di terzino sinistro. «Io non penso al modulo, penso a chi è in grado di darmi più garanzie, individuati gli undici, poi vedremo come giocare, quale sarà il modo migliore. Anche per il tipo di avversario, e che avversario...».

Più che sul Pisa, però, ora ci si concentra su un Como che comunque, anche con soli due punti in tre gare, continua a tenere testa a tutti, e a mantenere una buona posizione di classifica. «Come già avevo detto, in serie B il pareggio ha tutto un altro valore. Per noi, che comunque dobbiamo sempre ricordarci che il nostro obiettivo è la salvezza, ma anche per tutte le squadre in un campionato così equilibrato. La cosa più importante è muovere sempre la classifica, e noi ci stiamo riuscendo anche a dispetto delle difficoltà. Bisogna cercare sempre di vincere, ma non avere la pretesa di riuscirsi sempre».

Quello che conta è «non perdere forza quando siamo in campo. Ed è in base a questo che sceglierò anche per questa partita».

Accantonato il tipo di gioco che si poteva fare con Chajia, «per noi una grandissima perdita, anche perchè eravamo arrivati a giocare in un certo modo con gli equilibri giusti e dei meccanismi perfetti», non è detto che anche stavolta si trovi comunque una soluzione abbastanza offensiva, magari con l’inserimento di Zito Luvumbo dall’inizio e non a freddo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA