Il Como blinda lo 0-0 a Palermo. Per ora ci si accontenta

Partita a visto aperto, quella degli azzurri, però senza troppe azioni di rilievo. Alla fine Longo, e lo si vede dai cambi, mira solo a non prenderle

Un altro pari (0-0), difficile da interpretare, perché in altri tempi sarebbe passato come un ottimo risultato anche a Palermo, mentre in questo periodo fa vedere il bicchiere mezzo vuoto.

Partita a visto aperto, quella del Como, però senza troppe azioni di rilievo (la più bella forse quella di Ioannou in pieno recupero). Alla fine Longo, e lo si capisce anche questa volta dai cambi, si accontenta.

Anche questa volta Longo ha confermato il 4-3-3  con il tridente pesante Cerri-Mancuso-Cutrone (con nessuno dei tre che però finirà la gara perché sostituiti). In difesa spazio a Binks al posto dell’infortunato Solini. Oltre al difensore inglese, le novità sono Vigorito, preferito tra i pali Ghidotti, Cagnano esterno basso a sinistra e Da Riva in mezzo al campo.

In corsa, a dieci minuti dalla fine, anche l’esordio di Ambrosino in attacco e il ritorno di Faragò, soluzioni che fanno ben sperare per le rotazioni del futuro.

Domenica al Sinigaglia arriva la Reggina.

Il tabellino della gara:

PALERMO (3-5-2): Pigliacelli; Mateju, Nedelgearu, Bettella; Di Mariano (dal 31’st Soleri), Segre (dal 20’st Broh), Gomes (dal 39’st Stulac), Damiani (dal 20’st Valente), Sala; Vido (dal 20’st Saric), Brunori. A disposizione: Grotta, Massolo, Pierozzi, Accardi, Floriano, Marconi, Devetak. All. Corini.

COMO (4-3-3): Vigorito; Vignali, Odenthal, Binks Cagnano (dal 41’st Ioannou); Da Riva (dal 31’st Faragò), Bellemo, Arrigoni; Cutrone (dal 30’st Blanco), Cerri (dal 41’st Gabrielloni), Mancuso (dal 36’st Ambrosino). A disposizione: Ghidotti, Bolchini, Scaglia, Celeghin, Ba, Delli Carri. All. Longo.

Arbitro: Dionisi di L’Aquila.

NOTE - Ammoniti: Mancuso, Arrigoni. Angoli: 6-1.

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