Il Como e Gigi Meroni
Emozioni per 400 bimbi

Circa 400 bambini hanno partecipato alla giornata al Sinigaglia che ha chiuso il Torneo Gigi Meroni, organizzato dalla Libertas San Bartolomeo

Circa 400 bambini hanno partecipato alla giornata al Sinigaglia che ha chiuso il Torneo Gigi Meroni, organizzato dalla Libertas San Bartolomeo cui hanno partecipato tutte le società del territorio, è proprio questo. Il ricordo, la memoria, l’omaggio. La cultura e le radici. Sul grande telo c’era l’immagine di Gigi Meroni: non mentre fa uno dei suoi dribbling da farfalla, ma in occhiali scuri e faccia da guru. Perché, in fondo, se Gigi è ancora qui con noi, e con questi bambini, è per i valori che ha trasmesso: che allora, quando era l’estroso con la gallina (non siamo retorici) lo avranno anche messo in difficoltà, ma oggi sono le ragioni per cui lo si ricorda. Fa impressione come la gente ancora lo consideri un alito di vento, con cavaliere che svolazza sui nostri cieli, imperituro. I bambini ascoltano e imparano. Il Como ha aperto le porte, e loro entrano in campo dal tunnel dei “calciatori veri”, quello con le immagini dei campioni disegnate sul muro, Braglia, Todesco, Vierchowod, Dirceu, Matteoli. E Borgonovo, ovvio, attaccato alla rete dopo un gol. Serve per “caricare” i giocatori dei Como di oggi, ma ieri è servito a insegnare ai bambini cos’è stato il Como. Non solo un nome rotolato ai margini dei notiziari, in classifiche di serie D, sballottato di qua e di là da avventure societarie sempre tumultuose. C’è qualcosa d’altro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA