Il Como ritrova Ganz
«Non vedevo l’ora»

L’attaccante è finalmente tornato in campo nel finale della partita con l’Ascoli

Ganz è tornato. In una giornata da dimenticare, per dimenticare. Dimenticarsi di un infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per due mesi. A Novara, sotto gli occhi di papà e tra gli applausi dei tifosi nonostante lo 0-4, Simoneandrea ha fatto il suo esordio in serie B. «Che sollievo, veramente. Non ho vissuto bene questa lontananza dal campo, non vedevo l’ora. Avevo una voglia matta, anche perchè già in altre occasioni sembrava che ci fosse la possibilità di farcela, poi tornava il dolore e dovevo rinunciare. Ora finalmente è tutto a posto». E lo si è visto, pur se in pochi minuti e in una giornata nerissima per il Como. «Ho sentito l’applauso dei tifosi al mio ingesso, ho sentito il legame con quello che di straordinario abbiamo fatto l’anno scorso, è un bellissimo incoraggiamento. Spero di aver dimostrato in quei pochi minuti che sono sempre io, che sto bene e che ho tantissima voglia di giocare».

L’attacco ha cambiato fisionomia. ha cambiato protagonisti. Che spazio vede per se’ Ganz in questa squadra? «Era anche normale che si cercasse di costruire un attacco fisicamente più possente, perchè in questa categoria ci vuole. Io penso di potermela giocare. L’allenatore mi conosce e conosce le mie caratteristiche. Credo di poter essere compatibile con tutti i miei compagni d’attacco, in un reparto che è piuttosto completo, essendoci anche un attaccante più leggero e tecnico come Bentivegna. Sono convinto che possa esserci spazio per tutti».

Ma cos’è successo contro l’Ascoli? «Mi auguro sia stata solo una partita a se’, una di quelle brutte giornate che possono capitare. Non credo certamente che si possa dire che il Como non è all’altezza di questa categoria, anche perchè nelle partite precedenti abbiamo dimostrato il contrario sempre. Anche quando il risultato è stato negativo. La B è difficile, l’altro giorno anche la Salernitana ha perso 4-0, per esempio. Noi abbiamo effettivamente vissuto una fase di adattamento che era prevedibile, tanti giocatori sono arrivati a pochi giorni dall’inizio del campionato, non si poteva pensare che tutto funzionasse subito a meraviglia. Però le basi per un buon campionato ci sono. Sono fiducioso, questa è stata solo una pagina da dimenticare».

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