Il Como e le scelte di Longo. La strana assenza di Cerri

Il tecnico del Como a Bari ha presentato una formazione per certi versi sorprendente

Longo ha presentato a Bari una formazione per certi versi sorprendente, tipo la conferma di Canestrelli nonostante il recupero di Scaglia per via del ricorso, una scelta offensiva con Parigini su una delle sue corsie, l’esclusione di Da Cunha (perché serviva un centrocampo più solido) e Gabrielloni al centro dell’attacco. Scelte che hanno premiato, visto che il Como nel primo tempo è fuggito via.

Quello che ha sorpreso più di tutto è stata, però, l’esclusione di Cerri per tutti i 90’. Era già capitato di vedere il gigante in panchina, e lui stesso è uno che ha sempre digerito le esclusioni con grande sportività e senso della squadra. Semmai la sorpresa è stata non vederlo in campo a partita in corso, quando c’era l’esigenza di tenere palloni, difenderli, arpionarli, far respirare la squadra. Cerri sembrava il più adatto a essere messo in campo in quel frangente, ma Longo ha optato per un 5-4-1, per ristabilire la parità numerica a centrocampo dopo l’ingresso di Morachioli, che stava facendo danni e dal quale era partita la palla del 2-1.

Da registrare anche un’altra prestazione a due facce del Como, molto convincente in una porzione di gara, e più titubante nell’altra. Detto questo, diciamocelo: per un pari a Bari avremmo firmato tutti...

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