«Il derby? Macché, per noi sono altri. È una sfida qualunque»

Calcio I tifosi vip del Como non si scaldano per il Lecco. Vitali: «Non c’è paragone tra la loro società e la nostra». Giummo: «Risparmiati i soldi del viaggio fino a Foggia»

C’è chi ostenta indifferenza, chi superiorità. E c’è chi è contento. La promozione del Lecco in B viene vissuta dai tifosi del Como non come un fastidio. Ma come un’occasione in più per dare sapore al campionato, con motivazioni diverse.

«I nostri derby, del resto, sono storicamente altri. Atalanta, Cremonese, Varese. La partita con il Lecco è una gara come tante altre», dice convinto Andrea Vitali, il medico scrittore tifosissimo del Como che abita però sull’altro ramo.

«E magari per questo dovrò rinunciare a venire al Sinigaglia quel giorno, se metteranno dei limiti. Questo è l’unico fastidio. Qui, lo si è visto anche stavolta durante la finale, vivono la partita con il Como in maniera diversa. Peggio per loro, direi. Io ricordo con fastidio le due partite perse tre anni fa, e non do per scontato che stavolta possano essere sei punti certi per noi... Però, onestamente, non c’è paragone tra la loro società e la nostra».

«Avranno la solidità economica?»

Due storici tifosi come Alessandro Giummo, dei Pesi Massimi e Roberto Radaelli, esponente della curva, invece sono contenti di poter giocare il derby. «In serie B è una partita che avrà visibilità maggiore, che può dare una bella immagine del lago- dice Giummo -. La vivo bene, anche perché sulla carta stavolta non dovrebbe esserci storia. Le sconfitte di due anni fa? Ci metterei la firma se poi andasse a finire come è andata, con noi promossi. Mi chiedo se loro avranno la solidità economica sufficiente per affrontare la B. In ogni caso, mi fa piacere che si possa giocare questa partita in un contesto diverso a livello di numeri e di spettacolo sugli spalti. Sperando che non ce la vietino, perché sarà di sicuro un altro esodo. E ci risparmiamo i soldi di un viaggio fino a Foggia...».

Radaelli si diverte «per gli sfottò con i tanti conoscenti lecchesi. Io che vivo in Brianza sono contento per loro, sinceramente. È bello avere questa sfida a distanza da vivere anche in maniera divertente. Non c’è paragone, per quanto mi riguarda, con la rivalità con Varese. E poi giocare un derby del nostro lago – perché è il nostro lago, di noi comaschi – a livelli più alti la trovo una bella cosa. Non è comunque intorno a questo derby che gira la nostra stagione, per noi è più importante arrivare in alto in classifica. E poi, prendiamola come un’occasione per vendicarci sportivamente delle due ultime sconfitte».

Filippo Molteni, storico tifoso della tribuna, si dichiara «abbastanza indifferente. Non sento questa rivalità, anzi ricordo che il mitico Livio Prada mi raccontava di come in passato giocare con il Lecco fosse quasi una sfida goliardica, tra amici. E’ una partita che ha il suo fascino, ma storicamente tra noi e loro non c’è proprio paragone. Lascerei loro i due derby se andasse poi a finire come due anni fa...”.

«Ho tifato contro»

«Sono contento che ci siano perché è un’occasione in più per battere una rivale – dice il cantautore Filippo Andreani -, ma avrei di sicuro preferito il Foggia, una trasferta dove si mangia molto bene... Ho tifato contro il Lecco quando ha giocato con il Cesena, ero da quelle parti. Ma fino a quel momento nemmeno sapevo che campionato stesse facendo, non li seguo proprio. Perché il nostro derby non è questo. Diciamo che è bello che anche la squadra minore del lago di Como abbia una volta ogni tanto questa opportunità...».

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