Il ginocchio fa crack, è choc per Solini. E il Como trema

Calcio BLa partita di Ascoli ha lasciato il segno e l’infortunio al ginocchio del difensore sembra grave. Si ferma anche Iovine, per Palermo scatta l’allarme

La paura, purtroppo, c’è. La paura di aver perso Matteo Solini per tutta la stagione. La diagnosi per il momento non è stata emessa, ma il sospetto che si tratti di una lesione grave al legamento del ginocchio destro è forte sin dal momento dell’infortunio ed è stato confermato anche ieri, ventiquattro ore dopo.

Stop nella prima parte di gara

Solini, insieme ad Alessio Iovine anche lui infortunatosi nella prima parte della gara con l’Ascoli, al momento è ancora con la squadra nel ritiro di San Benedetto del Tronto. Entrambi verranno riportati a Como domani e forse già domani stesso o al più tardi mercoledì si sottoporrano agli esami strumentali. Solini, in particolare, dovrà effettuare una risonanza magnetica per confermare le sensazioni delle prime ore.

Non è dato sapere per ora se si tratti di legamento crociato o collaterale, ma in ogni caso si tratterebbe di una prognosi lunga, di fatto la stagione per lo sfortunato difensore sarebbe finita, anche se fino alla verifica oggettiva degli esami nessuno si sente di dirlo definitivamente.

Una perdita che sarebbe pesantissima: Solini, in assoluto il miglior difensore dell’anno scorso, ha cominciato la stagione con qualche problema fisico – che nulla ha a che fare comunque con l’infortunio di ieri –, è stato convocato per la prima volta alla terza giornata contro il Brescia ma solo dopo qualche partita lo si è rivisto in campo, anche per scelte tecniche diverse.

La sua prima gara da titolare è stata con Longo, ed è coincisa con la prima vittoria stagionale, contro il Perugia. Con il passare delle giornate è cresciuta la sua intesa con Odenthal, e insieme hanno decisamente aiutato a migliorare il rendimento difensivo della squadra. Perderlo ora diventa davvero un grosso problema: domenica Longo ha tentato di tenerlo in campo dopo lo scontro di gioco in cui si è infortunato, ma è stato un tentativo vano durato un paio di minuti, poi il giocatore è crollato a terra dal dolore.

E un problema, sia pure di entità minore, può diventare in questo momento anche la perdita per qualche partita di Alessio Iovine. Il centrocampista si era ritagliato spazio da titolare dalla partita con il Genoa, e Longo lo ha rimesso in campo dall’inizio sia contro il Bari che ad Ascoli. Molto positivo il suo ritorno, impiegato da mezz’ala, ma come sempre utile in entrambe le fasi del gioco, uno dei migliori contro il Bari.

Si è fatto male da solo

E anche grazie a lui il centrocampo sembrava aver trovato più equilibrio. Iovine si è fatto male da solo, correndo. Dopo una ventina di minuti ha cominciato a toccarsi la parte posteriore della gamba sinistra e si è fermato subito, un infortunio muscolare: anche lui sarà esaminato una volta rientrato a Como insieme al compagno. Potrebbe trattarsi di uno strappo, ma la conferma la darà l’ecografia. In ogni caso, Iovine non sarà comunque più disponibile prima della pausa natalizia, quindi quantomeno per quattro partite.

Considerata la situazione generale – in questo momento sono fuori causa anche Parigini, che potrebbe farcela però per domenica, ma non sembra per giovedì, Baselli e Fabregas, mentre Chajia è sulla via del rientro ma ancora da centellinare – sarà un mese di dicembre davvero duro. E per la difesa, se la diagnosi di Solini sarà confermata, i problemi rischiano di andare anche oltre Natale.

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