La panchina del Como
e i 10’ di autogestione

Stazionava nei pressi dello spazio riservato ai giocatori del Como anche il factotum Livio Prada, che puntava a un posto in panchina

La panchina del Como in totale autogestione per dieci minuti: scena mai vista, nemmeno ai tempi della coppia Corda-Scanu in panchina, dieci anni fa esatti. Davvero curioso e per certi versi anche sorprendente quello che è successo in campo e in tribuna nel corso della ripresa di Como-Casale. È vero che Andreucci stazionava a metà campo, sul rettilineo della tribuna, ma in panchina non era rimasto più nessuno a impartire ordini. Stazionava nei pressi dello spazio riservato ai giocatori del Como il factotum Livio Prada, che puntava a un posto in panchina, cosa che però gli è stata impedita. A quel punto, hanno preso in mano la situazione tutti i giocatori non entrati in campo. Con Adobati nelle vesti di leader: non si è certo messo a dare disposizioni, ma era il giocatore più coinvolgente nel sostenere i compagni in campo. Decisamente atipico il ruolo di Bovolon, sostituito nei primi minuti della ripresa: è rimasto in panchina ed è diventato l’addetto ai cambi. Ha accompagnato Bova e Zukic a metà campo, prima delle rispettive sostituzioni. E si è nuovamente alzato per indicare al pubblico i cinque minuti di recupero decisi dall’arbitro.

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