La serie C sfumata
Como cornuto e mazziato

La situazione delle società che giocano al post del Como è molto precaria. E così salgono i rimpianti

Il caos estivo in serie C si avvia, finalmente, verso una conclusione. E aumenta il rammarico per il mancato ripescaggio del Como. Che, di tanto in tanto, con i suoi dirigenti, torna sulla vicenda sottolineando le mancanze delle società iscritte alla serie C ma che da tempo hanno dimostrato di non poter nemmeno concludere il campionato. È bene ricordare che sbagliò in primis il Como – i fatti sono noti -, non rispettando le corrette procedure per il ripescaggio: alla data “x” dalla società partì un bonifico – soldi veri -, ma non le fidejussioni richieste dalla Federcalcio per poter prendere in esame la domanda di ripescaggio.

Fidejussioni che, in questi mesi, sono state oggetto di un lungo dibattito e di scontri istituzionali. È il caso delle fidejussioni Finworld: nei vari gradi di giudizio prima accettate, poi no, poi riabilitate, infine messe al bando. Dodici società, tra B e C, si sono iscritte presentando queste fidejussioni: Palermo e Lecce in B, Arzachena, Cuneo, Juve Stabia, Lucchese, Matera, Pro Piacenza, Reggina, Rende, Siracusa e Teramo. Alla fine, tutte hanno regolarizzato la propria posizione, tranne quattro: Cuneo, Reggina, Pro Piacenza e Matera. Ora, chi non provvederà a sostituirle, verrà sanzionato con 350 mila euro di multa e 8 punti di penalizzazione.

Dopo la farsa di questi mesi (69 punti di penalizzazione in C, altri in arrivo, squadre che mandano in campo la Berretti, società morose e senza stadio), il consiglio federale di ieri ha deciso di ridare credibilità al sistema, snellendolo. Innanzitutto, accelerando le procedure per l’esclusione dai campionati di due società, Matera e Pro Piacenza, la prima precipitata a -19 punti in classifica dopo essere stata penalizzata di 26 punti, l’altra da tempo priva di giocatori e tecnici.

Sono state fissate inoltre le linee guida e le basi per una riforma complessiva. È stato raggiunto un compromesso per la serie B, che dall’anno prossimo sarà a 20 squadre. Le promozioni dalla Lega Pro alla serie B saranno quindi 5, mentre le retrocessioni dalla Lega Pro alla Serie D diminuiranno a da 9 a 7.

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