La Supecoppa di C?
Bellemo sa come si fa

L’ha già vinta due volte, Alessandro Bellemo. Con la Spal nel 2016 e con il Padova nel 2018

A Perugia lo dicono chiaramente: vogliono anche la Supercoppa. La promozione è appena arrivata, in extremis, domenica scorsa.

La serie B mancava solo da un anno, ma il clima è ovviamente di grande festa. Una festa che per il Perugia sarebbe completa, però, superando i rivali della Ternana. E viceversa, del resto.

Quello che dà più sapore a questo triangolare tra vincitrici è proprio il derby umbro. In cui il Como fa da terzo incomodo, ma questo potrebbe essere anche un vantaggio. Perchè le altre due squadre vivranno sicuramente con un po’ di pressione in più questo post campionato.

Reduce da un girone particolarmente duro, il Perugia ha chiuso a quota 79, quattro punti in più del Como, a pari con il Padova, vincendo per la migliore differenza reti. Un testa a testa che ha tenuto impegnati gli umbri fino all’ultimo secondo, ma a quanto sembra quella di domani non sarà una partita in relax, non sarà una passerella. Il Perugia dovrebbe giocare con la squadra titolare, anche per celebrare degnamente una vittoria ottenuta fuori casa.

Domani ci sarà la premiazione da parte della Lega, e la società umbra ha dedicato questo successo a Paolo Rossi, che nel Perugia giocò una eccellente stagione nel 79-80. E in questi giorni a lui è stato dedicato anche il settore giovanile del Perugia.

A Como, intanto, si attende con grande voglia questa partita. E c’è anche un giocatore, grande protagonista della stagione, che la Supercoppa l’ha già vinta due volte, Alessandro Bellemo. Con la Spal nel 2016 e con il Padova nel 2018, e conosce quindi anche molto bene il girone B, da cui arriva appunto il Perugia.

«E’ una bella competizione, perchè si scontrano squadre ben attrezzate, forti. Quindi sono partite belle da giocare, anche perchè c’è meno tensione del campionato, e noi non la sottovaluteremo di certo».

Bellemo condivide il parere di molti, cioè che il girone B avesse il livello probabilmente più alto, «perlomeno è sicuramente il gruppo che come nomi e squadre ben attrezzate era il più forte. Anche se ogni girone ha le sue particolarità e le sue difficoltà: nel gruppo C è difficile soprattutto giocare in trasferta, nel girone A ci sono squadre più fastidiose e più difficili da affrontare tra quelle che puntano alla salvezza». Sul Perugia di quest’anno, «non ho visto molte partite, ma conosco i giocatori. Effettivamente è un gruppo molto forte, che ha il vantaggio di avere una rosa molto ampia e veramente tante alternative valide.

Hanno vinto solo pochi giorni fa, ma non mi aspetto di certo che siano ancora in festa, anzi. Del resto, anche noi a Novara non abbiamo fatto solo una passeggiata. Se anche dovessero mettere in campo le riserve, anzi, faranno ancora di più per mettersi in mostra».

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