La tristezza di Marconi:
«Dovevamo dare tutti di più»

Esame di coscienza del giocatore azzurro dopo la partita che ha sancito la retrocessione matematica

La voce è bassa; lo sguardo ancora di più, segnale inequivocabile d’uno stato d’animo nient’affatto sereno dopo la sconfitta di domenica contro la Ternana.

Nonostante il gol («Serve a poco, però», commenta il capitano Andrea Marconi), peraltro una delle rare perle della sua carriera, la tristezza per la retrocessione matematica prevale sulla «piccola soddisfazione» assaporata nel firmare il vantaggio lariano. Per il numero 23 azzurro, «sarebbe stato più importante fare risultato». Così, invece, non è stato. «Pur credendoci, la retrocessione non è venuta fuori dal nulla. E’ arrivata la matematica, ma eravamo preparati a questa eventualità», continua. D’altro canto, quando «la vittoria manca da troppo tempo», nemmeno il più inguaribile degli ottimisti pensa la barca possa raddrizzare a una manciata di giornate dalla fine. Marconi ha un altro anno di contratto. Perno della rinascita? Si spera. Nel mentre, però, il parallelo con l’anno passato è impietoso: «Un anno fa, di questi tempi, c’era grande entusiasmo. Avevamo in testa il raggiungimento di un grande obiettivo. Questa volta, invece, è arrivata la conferma di una stagione storta», sottolinea il difensore comasco. Dire dove vadano cercate le colpe non sta a lui.

«Ognuno di noi poteva dare sicuramente di più. E’ la cosa fondamentale, visto che siamo noi a scendere in campo», è l’amara constatazione del dopo-gara. Certo è che durante la stagione sono state innumerevoli le occasioni sprecate, «una sfilza di pareggi» proprio quando tutti i ragazzi in campo sapevano di dover «portare a casa tre punti», salvo poi lasciarseli sfilare sul più bello. In serie B, del resto, «Quando concedi una mezza occasione gli avversari fanno gol», affermazione peraltro più volte uscita nelle discussioni del post partita. «Se non prendi gol, per lo meno non perdi. Dentro di noi c’era la voglia di fare gol e di vincere le partite». Così è avvenuto poche volte, purtroppo. Troppo poche per mantenere la serie cadetta.

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